LONDRA – Un ex avvocato inglese di nome John Morris si è imbarcato nell’ambiziosa missione di riscrivere la storia di Jack The Ripper, ovvero Jack lo “Squartatore”. L’uomo è convinto che il serial killer, che in poco più di due mesi uccise cinque prostitute a Londra nel 1888, era una donna e non un “maschio” assassino e sulla base di questa convinzione ha scritto anche un libro dal titolo “Jack The Ripper, the hand of a woman”.
Secondo la teoria di Morris il vero “mostro di Whitechapel” era la gallese Lizzie Williams, moglie del medico reale Sir John Williams. Williams, il marito e non lei, invece, fu tra i principali sospettati degli omicidi.
L’ex avvocato e segugio Morris snocciola anche gli indizi che dimostrerebbero una mano femminile e non maschile dietro quella catena di delitti: nessuna violenza sessuale; tre bottoni di stivale femminile trovati nel sangue della prostituta Catherine Eddowes; una mantellina, una gonna e un cappellino da donna tra le ceneri del camino di Mary Kelly, l’ultima donna assassinata.
In più, asserisce Morris al Daily Mail, la Kelly era l’amante del marito della Williams: “Ci sono numerosi indizi che presi individualmente hanno poco significato, ma se li mettiamo assieme fanno emergere che l’omicida possa essere una donna Sfortunatamente siccome nel corso degli anni si è voluto credere che il colpevole fosse un uomo, tutti gli indizi che portano alla Williams sono stati scartati”.
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