yoga john friend

Lo Yoga nato per aumentare il desiderio sessuale, uno dei guru si dimette

28 Febbraio 2012 - di Claudia Montanari

E dire che è lo sport che regala calma per antonomasia. È la disciplina che ti dona serenità, riflessione e senso di benessere.

Eppure, in questo momento, sembra proprio che lo Yoga non stia passando momenti proprio tranquilli.

John Friend infatti, ideatore dello “Anusara Yoga”, uno stile nato negli anni ’80 è diventata un vero punto di riferimento nello Yoga e che si è sviluppato in una scuola e industria culturale che è arrivata a milioni di dollari di fatturato, è da qualche tempo al centro di alcuni pesanti scandali.

In sostanza Friend è stato accusato di partecipazione attiva a una setta Wicca, promiscuità sessuale (sembra, ma non è notizia certa, che avesse relazioni adultere con studentesse e impiegate) abuso di sostanze stupefacenti e mancato versamento dei contributi ai dipendenti. C’è anche da sottolineare che John Friend prima di dedicarsi allo yoga era un analista finanziario, è ragionevole dunque pensare che per quanto riguarda la gestione dei soldi ne sia più o meno esperto o almeno sa di cosa si tratta, non può di certo ricorrere all’attenuante dell’ingenuità o dell’inconsapevolezza.

Benché allo stato dei fatti non ci sono notizie di violenze sessuali accertate, John Friend ha dato le dimissioni e ha abbandonato la sua azienda. Perchè, in fondo, ciò di cui è accusato non è solo contro la legge, ma sono azioni che vanno completamente contro l’etica dei principi base dello Yoga: non violenza, verità, onestà (yama),  e purezza del corpo dello spirito e della mente (nyama).

L’inganno è stato scoperto da un anonymous hacker che i primi di febbraio ha pubblicato sul sito jfexposed.com (ora rimosso dalla rete), conversazioni, lettere e documenti che ne attestano la colpa. E, in fondo, il mondo dello yoga non è nuovo a questo tipo di “scandali”.

Il problema di fondo, spiega il sito del NY Times, sta nell’ignoranza dilagante. Ignoranza in senso che spesso viene ignorato come in realtà questa disciplina è nata e, dunque, si cade nell’errore di vedere lo Yoga come simbolo della purezza. La realtà, spiega il NY Times è che, per esempio “l’Hatha yoga – il padre degli stili di questa disciplina oggi praticati in tutto il mondo – è nato come un ramo del “Tantra”. Nell’Europa medievale e in India, i devoti del Tantra hanno cercato da sempre di fondere gli aspetti maschili e femminili del cosmo in uno stato di beatitudine di coscienza. I riti del culto tantrico, benché intriso di simbolismo, può includere anche il sesso non dolo individuale ma anche di gruppo. I testi consigliavano anche di venerare l’organo sessuale femminile e godere di rapporti vigorosi. I seguaci del culto comprendevano, oltre che le sorelle dei praticanti, anche attrici e prostitute”.

Poi, all’inizio del 20 ° secolo, i fondatori dello yoga moderno si sono impegnati per rimuovere la “macchia” del Tantra in questa disciplina, mettendone a punto una sterile, pura e casta dando enfasi alla salute e al fitness.

E benché poi si sia mostrata una versione di “sepolcro imbiancato” della reale disciplina che era lo Yoga, i praticanti e anche gli scienziati hanno cominciato a studiare ed analizzare i veri meccanismi interni che scaturivano dal praticarla. Studi in Russia e in India, misurando in testosterone (che è l’ormone principale per quanto riguarda l’eccitazione sessuale negli uomini) e scoprendo come alcune posizioni dello Yoga possono provocare vere e proprie esplosioni di onde cerebrali molto simili a quelle che avvengono negli innamorati. Uno studio della University of British Columbia ha documentato come la tecnica praticata in molti corsi di yoga della “respirazione veloce” aumenta il flusso sanguigno soprattutto nei genitali, provocando facilmente delle eccitazioni sessuali. 

Insomma, il fondatore di “Anusara Yoga”, dopo i numerosi scandali, ha deciso di ritirarsi. Ci chiediamo, però, se la vera natura dello Yoga è quella di stimolare l’attività sessuale, fino a che punto le dimissioni di Friend sono utili per far rimanere integra la “purezza” di questa disciplina?