Juan Carlos e Sofia (e Corinna), no a nozze d’oro
11 Maggio 2012 - di Claudia Montanari
MADRID – Il prossimo 14 Maggio saranno le nozze d’oro tra il re Juan Carlos e la regina Sofia, ma non saranno festeggiate. Certo, la notizia non è proprio inaspettata. Mentre il sovrano e’ reduce dallo scandalo innescato dalla ‘frivola’ caccia all’elefante, la stampa fa cenni sempre meno velati alla sua tenera amicizia con la principessa tedesca Corinna Zu Sayn- Wittgenstein, circa 30 anni piu’ giovane di lui. Ed è gelo a palazzo reale mentre a lei, Corinna, la Spagna già la chiama “l’altra regina” e la Germania, diciamolo, un pochino ci “sguazza”.
Corinna Larson, diventata contessa per merito del titolo acquisito grazie al suo secondo matrimonio (finito) con il principe tedesco Casimir Zu Sayn-Wittgenstein, è ormai da 4 anni la fedele compagna del sovrano spagnolo Juan Carlos accompagnandolo anche nei viaggi.
C’era anche durante l’ultimo viaggio, quello per cui la Spagna intera si è rivoltata alla notizia che il caro Juan Carlos, in barba al momento peggiore della crisi del Paese, se ne è andato a caccia di elefanti in quel del Botswana.
Insomma, sembra proprio che il destino sia davvero beffardo: da una parte un reale spagnolo, nel Paese in cui la monarchia è più di un’istituzione, l’uomo dalle 1500 presunte amanti e colui che proprio non riesce a dare -dice il popolo spagnolo- segni di responsabilità. Dall’altra la contessina tedesca, amata dalla Germania -Paese che di certo di crisi non ne vuole proprio sentir parlare e che corre, corre e sogna aristocratiche scalate dinastiche- acclamata dal Paese che, si sa, è solito spargere corone in giro.
Per il popolo tedesco la “scalata” della nobile-per-acquisizione ha il sapore del passato glorioso, quando i Sayn und Wittgenstein in Hohenstein furono ammessi al collegio dei principi all’inizio dell’Ottocento con i titoli di von Sayn und Wittgenstein zu Wittgenstein con voto alla dieta nel banco dei conti di Wetterau.
Gli spagnoli hanno invece apprezzato meno la frivola “scampagnata” del re, e l’aria che gira da tempo, si sa, è burrascosa. E non basta l’aria triste e contrita di Juan Carlos mentre chiede scusa per l’ennesima “marachella” che gli è costata un’anca rotta per non far scaldare gli animi spagnoli, già calienti di loro. Che il popolo gridi all’abdicazione, è cosa nota già da un po’.
Ed è che plausibile che i “sudditi” spagnoli ce l’abbiano un po’ con il reale, in fondo, la vacanza del re Juan Carlos è costata 35 mila euro, lo stipendio annuo di due operai spagnoli, sempre che con la disoccupazione dilagante i due ipotetici operai non facciano parte dei 1.250 licenziati ogni giorno. Poi il re si è provato a giustificare, spegando che la vacanza non se l’è pagata da solo. Sembra infatti ci sia lo “zampino” del milionario siriano Mohamed Eyad Kayali, vicino alla famiglia saudita. Un regalo che arriva proprio mentre il real genero Inaki Urdangarin è accusato di corruzione e di appropriazione di 15 milioni di euro del denaro pubblico.
Mettiamoci anche che la contessina sempre più presente affianco a Juan Carlos è presagio di voci sempre più forti della sua ennesima infedeltà alla regina, ecco che la voce che corre, secondo cui il popolo spagnolo vorrebbe l’abdicazione del re a favore del figlio Felipe si fa sempre più forte.
In fondo quello che è successo al re non è la tipica infatuazione per un’altra donna, non è “l’errore umano” che può capitare, non è dire “al cuor non si comanda” perchè, secondo gli ultimi scandali, sembra che Corinne non sia l’unica donna con cui Juan Carlos abbia avuto una relazione.
Una biografia della regina Sofia, uscita in Spagna qualche mese fa, rivela numerosi dettagli riguardo le “scappatelle” del Marito Juan Carlos. A partire dai numeri, che farebbero impallidire Rocco Siffredi: si parla di 1.500 amanti, finite nel letto del re. Ma la stessa biografia svela anche un insospettabile dettaglio: sembra che nel 1987 il re baciò anche la giovane Lady Diana, cercando di sedurla. Il ‘fattaccio’ sarebbe accaduto a Majorca, quando Lady D. si trovava in vacanza col marito Carlo.
Che dire, almeno il buon senso di non festeggiare le nozze d’oro, quello ce l’ha avuto.