Lea Garofalo uccisa 4 anni fa ma sue parole hanno portato a 17 arresti
29 Ottobre 2013 - di Matthew Di Loreto
CROTONE – Le rivelazioni di Lea Garofalo, la collaboratrice di giustizia uccisa dal marito quattro anni fa a Milano, continuano a essere fondamentali per le forze dell’ordine. I carabinieri di Crotone hanno eseguito 17 arresti contro ndranghetisti.
Secondo quanto riporta il sito di Repubblica, le persone fermate sono colpevoli di 7 omicidi commessi tra il 1989 e il 2007 e legati a una guerra tra cosche. Gli arresti fanno parte di una più larga operazione condotta anche nel nord Italia. Arresti e perquisizioni sono stati fatti in Emilia Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che in Campania e Abruzzo.
Lea Garofalo venne uccisa e bruciata dopo che decise di denunciare le attività losche dei suoi famigliari e di suo marito, il boss Carlo Cosco.Venne uccisa e bruciata dal marito e i suoi oltre duemila frammenti ossei ritrovati in un tombino di Milano.
Quelle rivelazioni sono costate caro a Lea, ma il suo contributo, dicono gli inquirenti, si è rivelato più che prezioso. A quattro anni dalla sua fine atroce, le informazioni vengono ancora usate per fare arresti in tutta Italia.