Lei lo lascia dopo 2 mesi, lui le taglia la gola: “Brutta figura con amici”
20 Marzo 2014 - di Claudia Montanari
LANCASTER (GB) – “Stavo perdendo la faccia grazie a lei e ai suoi amici”. Un ragazzo ha tagliato la gola alla sua ex fidanzata dopo che lei aveva chiuso, dopo soli due mesi di fidanzamento, il loro rapporto. Il ragazzo ha poi ammesso di aver agito per paura che il fatto che lei lo avesse lasciato gli avrebbe fatto fare brutta figura con i suoi amici e conoscenti.
La drammatica vicenda arriva da Lancaster, in Gran Bretagna, e la riporta il Daily Mail.
Il ragazzo, di nome Gary Davies, è ora sotto processo per tentato omicidio e secondo quanto riporta il Daily Mail avrebbe bloccato la fidanzata Robyn Clegg-Gibson, 19 anni, nella sua camera da letto e le avrebbe fatto un taglio di sette centimetri alla gola, perché preoccupato di “perdere la faccia” davanti ai suoi amici dopo che lei lo stava lasciando.
Il ragazzo, di 26 anni, ha negato il tentato omicidio ma ha ammesso di averla sequestrata e ferita intenzionalmente il 30 settembre dello scorso anno. Secondo quanto si legge su Daily Mail quella notte la coppia era tornata nell’appartamento di Lancaster dove abitava la ragazza presso l’Università di Lancaster, dove entrambi studiavano, e Davies le avrebbe inferto cinque fendenti con un coltello da cucina seghettato, perché “voleva lasciarle una cicatrice”.
Durante il processo sono emersi i particolari agghiaccianti della vicenda. Il ragazzo ha raccontato che originariamente aveva afferrato un paio di forbici per spaventare la ragazza. Quando poi lei gli ha fatto sapere che la loro relazione era finita, lui ha raccontato di essere rimasto sconvolto dalla decisione e si è arrabbiato:
“Volevo spaventarla, ma ho pensato che le forbici non fossero abbastanza intimidatorie, poi ho visto il coltello…. Volevo farle qualcosa per cui si ricordasse che non doveva giocare con me. Stavo perdendo la faccia grazie a lei e ai suoi amici. Ho iniziato a pensare che stava per scappare, ma non avevo intenzione di finire nei guai. Ero arrabbiato e sconvolto e volevo lasciarle una cicatrice. Volevo farle qualcosa che ogni volta che si guardava allo specchio le ricordasse della mia esistenza”
Dopo aver chiuso la relazione con il ragazzo, Clegg-Gibson gli ha permesso di entrare nel suo appartamento per cercare le chiavi, che lui sosteneva di aver perso. La ragazza si sentiva a disagio dalla presenza di Devies, e gli aveva chiesto di lasciare la sua camera, ma lui si era rifiutato.
Mentre la ragazza aveva preso il telefono per chiamare la polizia, Davies era andato in cucina e afferrato un coltello. Quando era tornato nella camera da letto della ragazza, aveva chiuso la porta alle sue spalle iniziando a minacciarla con un coltello e costringendola a richiamare la polizia e dire che non aveva più necessità di assistenza, ma pochi minuti più tardi un ufficiale di polizia era arrivato, mandando Davies nel panico.
Il Procuratore Paul Cummings, ha detto alla corte:
“Si arrampicò su di lei e cominciò a tagliarle il collo. Con una mano la feriva e con l’altra cercava di tenerla ferma. Lei era rannicchiata in posizione fetale sul pavimento, sanguinava e poteva sentire il coltello premere sulla gola”.
Davies era stato fermato solo quando il poliziotto aveva preso a calci la porta.
La sua vittima ha subito un taglio di 7 centimetri sul collo che, benché molto profondo, non aveva reciso nessun vaso sanguigno o causato danni ai nervi.
La diciannovenne, che durante il processo ha detto alla giuria che pensava di stare per morire, dal giorno dell’aggressione sta ricevendo supporto psicologico per aiutarla a superare lo shock. Il suo psicologo ha concluso che la ragazza soffre di disordine da stress post-traumatico, fatica a dormire ed è perennemente “ansiosa e a disagio”.
Davies, che è stato assolto dall’accusa di tentato omicidio dopo che la giuria composta da 7 uomini e 5 donne non lo ha ritenuto colpevole, è detenuto in custodia cautelare per gli altri reati e sarà condannato il 14 aprile.