L’etica dei vegani a metà: La Stella Vegan non accetta il confronto
21 Settembre 2017 - di Claudia Montanari
ROMA – L’etica dei vegani a metà: La Stella Vegan non accetta il confronto? Perché chi sceglie di mangiare nel rispetto degli animali avendo come punto di riferimento l’etica alimentare, non sembra nutrire la stessa empatia nei confronti degli umani? Una semplice domanda a cui non si riesce o non si vuole rispondere. Una domanda all’apparenza banale ma che, a quanto pare, è risultata scomoda a La Stella Vegan, talmente scomoda che è stato meglio nascondere tutto sotto il tappeto, cancellare i commenti e vietare a chi ha fatto quella domanda di commentare più su quella pagina. Ma andiamo con ordine.
La Stella Vegan, che dell’etica in fatto alimentare ne ha fatto uno stile di vita, descrive così la sua scelta di non mangiare animali:
“Questa scelta, è partita dal cuore, dall’etica di non ledere il diritto alla vita di ogni essere vivente, ma mentre passavano gli anni, mi accorgevo che ne traeva giovamento anche la mia salute!”.
In una delle tante ricette che pubblica sulla sua pagina Facebook, ho notato che La Stella Vegan promuove l’utilizzo del cioccolato e la domanda mi è sorta spontanea: come si può essere sensibili a metà? Cosa ci porta a sentirci male nell’azzannare una fettina di carne ma a non provare lo stesso rimorso nel mangiare del cioccolato quando il problema dello sfruttamento dei minori nei campi di cacao è uno dei drammi più grossi della nostra società? La domanda non è certo una provocazione perché il tema è reale e molto grave. Nel mio piccolo ho creduto che, fatta ad una persona competente, la domanda avrebbe avuto risposta. Eppure con mia grande sorpresa così non è stato perché, dopo aver risposto alla mia domanda con un link che riporto qui (mi chiedo come mai non rispondere con un proprio pensiero, ma copia-incollare link di articoli pubblicati da altre persone) e dopo averle fatto notare che quel link non rispondeva alla mia domanda, La Stella Vegan ha insabbiato tutto. Ha cancellato i miei commenti e mi ha impedito di commentare più sulla sua pagina. Un gesto davvero poco etico, soprattutto se compiuto da chi pochi giorni prima si era permesso il lusso di condividere una frase di Martin Luther King sul tema delle ingiustizie.
Il link riportato da La Stella Vegan, sia chiaro, non risponde alla mia domanda perché porta avanti il problema in modo generale. Il mio quesito invece è personale: io singolo, perché provo disprezzo nel mangiare un animale mentre non provo niente nel mangiare un prodotto che è arrivato sulla mia tavola probabilmente sfruttando il lavoro minorile? Questa domanda non ha ancora risposta.
di Claudia Montanari