All’asta i migliori gioielli della Collezionista Lily Safra
20 Marzo 2012 - di Claudia Montanari
PARIGI – La famosa collezionista d’Arte e filantropa Lily Safra sta selezionando una esclusiva serie di gioielli, almeno 70, che raccontano due secoli di storia e che saranno venduti all’Asta per raccogliere fondi che saranno devoluti in beneficenza, a 20 Enti tra quelli che si occupano dei bambini in Ruanda, degli ospedali a New York che combatono il Morbo di Parkinson e della Elton John AIDS Foundation.
Il nome che sarà dato all’Asta è, non a caso, “Jewels For Hope” ovvero “Gioielli per speranza”, e l’evento si terrà il 14 Maggio a Ginevra.
Il Direttore Internazionale del dipartimento Gioielli François Curiel, si legge sul New York Times, giura che la collezione sarà “sublime, composta dal meglio del meglio del 18 ° secolo ad oggi”.
Diamanti, rubini zaffiri di oltre 30 carati, ma anche pezzi delle più grandi collezioni in vendita di Arthur Joel Rosenthal, il gioielliere considerato il migliore creatore del ultimi 30 anni. La Signora Safra lo ha descritto come “un artista dotato di strabiliante talento e occhio unico”.
Lily Safra vede il gioiello secondo lei più bello ed “emozionante”,nella propria collezione, nel classico anello di diamanti da 34.05 carati dal taglio rettangolare, un regalo di nozze dal marito, Edmond J. Safra, il banchiere tragicamente morto in un incendio doloso nel 1999.
“Mio marito sarebbe molto felice di sapere che, grazie a lui, diverse organizzazioni avranno un contributo straordinario”, ha detto la signora Safra.
Si legge sul New York Time come Lily Safra, come collezionista, abbia sempre cercato la massima qualità in tutte le proprie aree di interesse: dai mobili, ai quadri alle opere d’arte e, ovviamente, ai gioielli. “Tutti gli stili e periodi andavano bene, a patto che si trattava di gioielli unici, eccezionali sia per quanto riguardava il materiale che il design” dichiara.
Alla collezionista stanno molto a cuore soprattutto gli enti che operano per la ricerca di una cura al Parkinson perchè, spiega: “mio marito aveva il Parkinson e so cosa vuol dire doverlo affrontare”.
Le sue origini brasiliane, poi, la rendono molto sensibile anche ai Paesi della zona dell’America Settentrionale; la donna ha avviato un programma di purificazione dell’acqua vicino a Salvador.
Per quanto riguarda invece la ricerca per una cura all’AIDS, dichiara di essere stata guidata dalla sua amicizia, “che risale a molti anni” con Elton John.
È stato stimato che la vendita di gioielli raggiungerà un ricavato di 20 milioni di dollari, e sarà suddiviso tra le 20 associazioni di beneficenza. Ma qualunque sia l’esito finanziario, l’evento offrirà una visione davvero rara di una collezione realizzata con gusto e qualità.