M5S, app Attivista a 5 stelle per far parte della rivoluzione. O solo spam?
8 Febbraio 2013 - di Claudia Montanari
ROMA – Incuriosita dall’articolo uscito ieri sull’Huffington Post, che analizzava minuziosamente la nuova trovata del M5S, sono subito corsa nel blog di Beppe Grillo a dare un’occhiata.
L’articolo dell’Huffington Post mette in mostra “Attivista a 5 Stelle” con cui, scrive il giornale online, “chiunque, anche gli stramaledetti “condannati” per dire, quelli che l’M5s esclude dalle sue Parlamentarie, possono diventare attivisti“.
Immediatamente tutta questa novità mi incuriosisce. Perché deve essere davvero qualcosa di straordinariamente rivoluzionario, mai pensato prima. Una vera e propria rivoluzione, finalmente anche io (come tutti i cittadini) posso essere una vera attivista e partecipare alla vita politica in prima persona, un sogno.
Così in men che non si dica entro nel blog di Beppe Grillo e clicco nella pagina apposita, non vedo l’ora di essere attivista anche io.
Premetto che, a detta del Treccani, per attivismo si intende “chi svolge intensa attività in seno a un partito o a un sindacato; agitatore politico o sindacale”.
Prima sorpresa (ma nemmeno poi tanto) scopro che per contribuire alla “rivoluzione”, alla “guerra di Grillo” (e non lo dico io ma è lui a dire sempre “siamo in guerra”) non ho bisogno di nulla, se non di un pc e di un account Facebook. Tipico, ovviamente, del M5S. La pagina che mi accoglie mi dice: “Tu puoi fare molto per restituire l’Italia ai suoi cittadini. Lo puoi fare diffondendo le idee e il programma del MoVimento 5 Stelle. Diventa Attivista 5 Stelle. Se hai un profilo Facebook puoi iniziare subito. Ora. Al termine della campagna elettorale sarò onorato di ospitare a cena a Genova i primi 100 per punteggio ottenuto grazie alla loro attività“. E qui già la seconda sorpresa (ma nemmeno poi tanto): il premio è un illustre invito a cena a Genova, ospitata niente meno che da Grillo stesso.
Bene, a questa scoperta, divento immediatamente Attivista a 5 stelle: entro con il mio account Facebook e inizio la mia battaglia. Non appena connessa, però, devo confessare che rimango delusa trovandomi di fronte ad un semplice, anonimo videogioco. Niente più niente meno.
In sostanza, il videogioco funziona a punti ed ogni azione vale dei punti. Obiettivo del gioco, oltre alla cena con Beppe Grillo? Provuovere il M5S, anche fuori dalla rete (come dichiarato dallo stesso Grillo).
Ma non è tutto, perché non solo, per fare rivoluzione, basta avere un account Facebook, ma non è nemmeno necessario sforzarsi in alcun passaggio. Perché ad ogni pulsante premuto, il giochino posterà dei messaggi preimpostati, in modo tale che nessuno dovrà perdere tempo nemmeno a fare dei copia incolla fastidiosi.
Per promuovere il più possibile il M5S vi è proprio tutto. Scrive l’HP: “Se cambi il tuo profilo Facebook e metti il logo del MoVimento 5 stelle sono 200 punti. Se chiedi ai tuoi amici di supportare l’M5s “economicamente” sono altri 10 punti (le donazioni, per il partito che non riceve finanziamenti pubblici, sono oltre quota 400mila euro, anche se si attende la pubblicazione “trasparente” dei dati). Stampi il volantino e lo diffondi? 50 punti. E via dicendo: ogni buona azione ti fa diventare più stellato, tanto da entrare nella classifica di “Quanto sei attivista“. E lo sei molto, magari nei primi 100, ci scappa che vinci una cena a Genova con Beppe Grillo.”
I punti totali per il primo accesso sono 430, poi potrai totalizzare un massimo 130 punti ogni 24 ore perché, ovviamente, il M5S punta ala diffusione quotidiana e giornaliera.
Tutto ciò è meraviglioso perché è l’ennesimo sistema, per il M5S, di far credere ai cittadini che davvero la politica sia qualcosa di semplice e che può essere praticata da tutti. Basta avere una postazione internet e un account Facebook e anche tu puoi diventare un vero rivolizionario.
Ovviamente il dialogo, le critiche con chi ha idee politiche diverse dalle nostre, non servono.
Ovviamente tutti i ragionamenti che hanno sempre affrontato politici su politici dalla notte dei tempi, il confronto con le altre nazioni e le altre realtà, affrontare i problemi reali che volente o nolente ci sono, non serve più.
Ovviamente non è più necessario porsi dei problemi, con noi e con l’individuo che ci sta accanto, con lo Stato, con le istituzioni.
Non serve a niente avere sete di cultura e di risposte. Non serve perché adesso, grazie a Beppe Grillo e al Movimento 5 stelle, è possibile diventare attivisti direttamente da casa senza nemmeno alzare il sedere dalla nostra comoda poltrona.
A dirla tutta, non serve nemmeno essere capaci ad utilizzare un videogioco perché il sistema di Grillo è talmente semplice che anche il gatto di casa potrebbe divulgare le idee del M5S, se per caso riuscisse con le zampe a beccare i tasti giusti della tastiera.
Questa sì che è la nuova politica, la vera svolta politica. Il sogno degli italiani, praticamente: fare tutto senza nemmeno muoversi da casa.
Io, però, me li immagino i rappresentati del M5S la prima volta che dovranno rapportarsi a voce e di persona ad altri politici (perché che a loro piaccia o no, dovranno farlo) a cercare i pulsanti della tastiera per rispondere alle loro domande…
Attivista a 5 stelle: rivoluzione o social spam?