
MILANO – Ieri su Repubblica.it è uscito un articolo a titolo “Phelps, medaglie a rischio per le borse di Vuitton” in cui si affermava che “Phelps potrebbe rischiare di perdere i 4 ori e i 2 argenti conquistati a Londra a causa di alcune sue foto comparse su Internet, relative ad una sua campagna pubblicitaria per il marchio Louis Vuitton, in violazione della regola del CIO. Il Comitato Olimpico Internazionale, infatti, nella regola numero 40, vieta agli atleti di pubblicizzare marchi che non siano fornitori ufficiali in un periodo di un mese, a cavallo della celebrazione dell’evento olimpico. Le foto in questione sarebbero state ‘rubate’ e messe su Internet a mo’ di scoop, col rischio di mettere nei guai il nuotatore americano, che rischia anche di perdere le medaglie conquistate.

Questa spiegazione di Carlisle, di foto rubate e apparse solo sul web, va a scontrarsi però con quanto abbiamo potuto vedere aprendo D la Repubblica uscito ieri 18 agosto: nella seconda e terza di copertina compariva la foto incriminata inserita nella pubblicità di Louis Vuitton. Carlisle vuol forse farci credere che un colosso come Louis Vuitton pubblichi la foto di un personaggio quale Phelps, nella storia con 19 medaglie, senza la sua autorizzazione? Ci permettiamo di dubitarne!