T-shirt che sparisce, ma solo alla vista: è boom di consensi
4 Aprile 2012 - di Claudia Montanari
ROMA- I ricercatori questa volta avranno preso sicuramente spunto da quando, da adolescenti, pur di “sbrigarsi” a mettere a posto la cameretta nascondevano la polvere sotto il tappeto e le maglie in disordine buttate dentro l’armadio. Certo, in questo nuovo caso vi è una rivisitazione tecnologica, che ha creato niente meno la maglietta che, quando non serve più, si butta e… sparisce. Alla vista, beninteso, perché questa nuova t-shirt studiata dalla Università dell’Isola di Wight su richiesta della marca di abbigliamento Rapanui, continua a esserci, mucchietto invisibile a rischio d’inciampo.
I tecnici dell’Università hanno realizzato un tessuto in fibra ottica che cattura la luce da un lato e la trasferisce su quello opposto. Come il mantello di Harry Potter o quello usato da James Bond in “Die Another Day” nel 2002. “La questione è abbastanza semplice, dice Martin Drake-Knight, designer alla Rapanui, “le fibre ottiche catturano la luce nello spazio immediatamente circostante il capo e lo trasmettono attraverso i fili tessuti. Se si riesce a dirigere questa luce direttamente sulla parte opposta a quella dove è stata catturata, si ha la percezione dell’invisibilità”.
Pare che la scoperta abbia suscitato i più diversi entusiasmi, oltre agli “occultatori di mondezza”, sembra che la cosa sia piaciuta ai militari che pensano già ai soldati invisibili o agli stilisti che studiano già come realizzare capi che utilizzino le fibre solo in alcuni, strategici, punti dei vestiti. Avvolgendo di fibre ottiche fianchi e pance ognuno, senza sforzo, potrà diventare un vero falso magro.
Fonte: Adnkronos