“Luminol può sconfiggere malaria”: è il composto usato in scene del crimine
11 Agosto 2015 - di Claudia Montanari
ROMA – “Luminol può sconfiggere la malaria“: è il composto usato nelle scene del crimine. Se le ricerche fossero confermate la notizia potrebbe avere dei risvolti importantissimi nella lotta alla malaria. Il Luminol, un composto utilizzato nella scena del crimine, può aiutare ad innescare un amminoacido nell’emoglobina che sconfigge il parassita della malaria nei globuli rossi. Come si legge su Medindia, il composto utilizzato dai detective nella scena del crimine per trovare tracce di sangue può essere la chiave per sconfiggere la malaria.
Il composto, chiamato Luminol, illumina di colore blu quando viene a contatto con il rosso dei globuli. I ricercatori hanno scoperto che questo composto può essere utilizzato per attivare un acido presente nell’emoglobina che può uccidere il parassita della malaria nei globuli rossi amino. Daniel Goldberg, autore dello studio e professore di medicina e microbiologia molecolare alla Washington University School of Medicine di St. Louis, Stati Uniti, ha detto:
“La luce che emette luminol è esaltata dalla artemisinina, farmaco antimalarico. Pensiamo che questi agenti possano essere combinati per formare un innovativo ed efficace trattamento contro a malaria”.
La nuova terapia potrebbe avere un vantaggio rispetto ai trattamenti attualmente utilizzati contro la malaria, ormai quasi inefficaci a causa della mutazione del parassito. Il nuovo approccio si rivolge a proteine prodotte dalle cellule rosse del sangue, che il parassita non può mutare. I ricercatori hanno lavorato con i globuli rossi umani infettati con il parassita della malaria.
La notizie è importante perché la malaria risulta una delle prime cause di morte in alcuni paesi. Quasi 600 mila sono vittime nel mondo, in gran parte fra i bambini al di sotto dei 5 anni – fino il 78% del numero totale delle morti– e il 97% in Africa. Ogni settimana sono oltre 8 mila i bimbi che muoiono, un numero poco inferiore ai morti causati in totale dall’ultima epidemia di Ebola.