Mario Monti “scommette “sui giovani. Ma i giovani si sentono coinvolti?
17 Dicembre 2012 - di Claudia Montanari
ROMA – Nell’anno che ci lasciamo alle spalle “l’Italia ha fatto uno sforzo straordinario proprio per porre le premesse di un 2013 e di anni successivi più capaci di soddisfare le aspirazioni che tutti abbiamo”.
A dirlo è il premier Mario Monti durante un messaggio di auguri di Natale indirizzato ai giovani delle scuole e che andrà in onda oggi 17 Dicembre al Gr1 Ragazzu su Rai Radio Uno.
“Abbiamo messo in sicurezza il paese nel 2012 e ora dobbiamo ripartire” ha sottolineato il premier.
Nell’augurio rivolto ai giovani, “la speranza che il 2013 possa essere finalmente l’anno in cui l’Italia ricominci a vedere una concreta prospettiva di crescita, a guardare al futuro con speranza e non con timore, ad essere protagonista di una ripresa economica che ridia qualche certezza soprattutto a voi giovani che vedete sempre più avvicinarsi il tempo delle scelte e cercate un’occupazione stabile e dignitosa”.
Sempre rivolto ai ragazzi, Mario Monti dichiara: “I problemi che voi ragazzi vi ponete per il vostro futuro sono gli stessi che si pongono per il futuro dell’Italia, perché un paese che non ascolta, che non indirizza le nuove generazioni è un paese stanco e che difficilmente riuscirà a vincere le sfide alle quali è chiamato. Io osservo con attenzione la disillusione con cui molti di voi affrontano le sfide della vita quotidiana. Oggi bisogna essere consapevoli che ogni rinuncia è una perdita grave. Non possiamo e non dobbiamo permettercela, bisogna reagire, non dobbiamo essere rinunciatari neanche nelle circostanze più difficili”, esorta il premier. “Dobbiamo scommettere sul futuro, dobbiamo voler essere attori protagonisti del rinnovamento nazionale e chi più dei giovani ha interesse a prendere le redini del proprio futuro”.
“Adesso che, grazie all’impegno del Parlamento, molte riforme sono state completate e altre sono in dirittura d’arrivo – prosegue il premier – il mio desiderio è che il 2013 possa essere l’anno degli investimenti in capitale umano, cioè in voi, l’anno nel quale tutto il paese si mobiliti per la ripresa, scommettendo nei propri giovani e nelle loro competenze e i loro talenti. L’anno nel quale le imprese faranno uno sforzo particolare per immettere il maggior numero di giovani lungo il percorso di inserimento lavorativo che è stato tracciato dalla riforma del lavoro”.
“Per ripartire si potrebbe proprio cominciare da qui, da un investimento straordinario in capitale umano al quale concorrano tutte le forze del paese e soprattutto le imprese, perché se lo Stato da solo non può risolvere ogni problema questo non significa che non possano riuscirci gli italiani nel loro insieme come Paese, non solo come Stato, e soprattutto quelli più giovani, se sapremo affrontare uniti i problemi che abbiamo di fronte”.
“Avete certamente ragione quando affermate che bisogna fare di più e meglio – riconosce il presidente del Consiglio – sono il primo a dire che non basta enunciare per voi la speranza ed esortarvi a coltivarla, occorre organizzare la speranza, stimolare una creatività più fresca, una fantasia più liberante, la gioia turbinosa dell’iniziativa, dobbiamo convincerci che per crescere occorre spalancare la finestra del futuro, progettare insieme, osare insieme, cambiare insieme”.
“Il governo che mi è stato affidato un po’ più di un anno fa ha fatto proprio della questione giovanile una priorità e sono sicuro che chiunque verrà dopo di noi dovrà impegnarsi per rendere più efficiente e più moderno il sistema scolastico, le università e insieme a favorire l’accesso al mercato del lavoro”.
“Sono convinto che se questo non verra’ fatto, se non aprissimo per voi nuove possibilità di occupazione nuove opportunità di affermazione sociale, la partita del futuro sarebbe persa non solo per voi ma per tutto il paese”, mette in guardia il premier. “Immaginare il futuro e renderlo possibile – prosegue Monti – e’ una caratteristica indispensabile che ciascuno di voi e di noi deve avere per dare un senso al nostro percorso e per mordere il mondo con lo sguardo di chi sa vedere lontano”.
“Il paese si attende molto da voi voi vi attendete molto dal paese, il nostro è un paese che qualche volta ama considerarsi un po’ meno di quello che vale, è bene perché tanti altri paesi hanno la tentazione dell’arroganza, noi italiani non l’abbiamo, siamo apprezzati anche per questo, abbiamo una grande quantità di doti, se le mettiamo all’opera in uno spirito di concordia, sono sicuro che il nostro futuro, a cominciare dal vostro futuro, cari giovani, sarà migliore”, conclude Monti.
Un discorso indubbiamente efficace e sentito. Ma i giovani si sentono davvero coinvolti in grande misura da questo governo? O, alla fine di tutto, pensano siano solo parole… pronunciate al vento?