Mario Monti: “Drammi umani, rifletta chi è causa”
9 Maggio 2012 - di Claudia Montanari
ROMA – Mario Monti dà le colpe della crisi ai governi passati, drammi umani compresi e spiega che sul suo esecutivo il voto non avrà conseguenze. Il riferimento per tutti inizialmente sembra chiaro: i suicidi. Eppure qualche ora dopo, Monti affida, prima a una nota di Palazzo Chigi la precisazione: “Sono conseguenze umane quelle di cui ha parlato il premier” e “non ha detto suicidi” e poi ritorna personalmente sulle sue parole: Non mi riferivo ai suicidi di cui “non mi permetterei di parlare in un contesto come quest”, ma di “conseguenze umane”, e “non mi sono riferito a nessun particolare governo”.
“Le conseguenze umane” della crisi “dovrebbero far riflettere chi ha portato l’economia in questo stato e non chi da quello stato sta cercando di farla uscire”, ha detto il presidente del Consiglio.
“Lo stato negativo e per certi versi drammatico dell’economia italiana è figlio di una insufficiente attenzione prestata in passato alle scelte di lungo periodo per le riforme strutturali”, ha spiegato Monti.
Poi ha aggiunto: “L’orizzonte di vita breve di questo governo non significa che abbiamo uno sguardo rivolto al breve periodo, ma anzi pensiamo al medio-lungo termine. Tanti governi lunghi, di legislatura, in passato non hanno utilizzato questa prospettiva, non hanno sempre fatto la loro parte per rendere il paese adatto a creare crescita e occupazione”.
‘L’Italia ha un’agenda per la crescita. Fin dal mese di gennaio si è attivata per prendere iniziative poi diffuse ad altri stati membri”. Il premier ha spiegato quindi che ”la crescita in Europa puo’ derivare solo da politiche dell’offerta” e ciò può avvenire ”solo con la piena tempestiva realizzazione del mercato unico”.
Ci sono state poi ulteriori precisazioni riguardo il tema “suicidi”. Monti ha infatti detto di aver letto “con molta sorpresa” alcune frasi a lui attribuite che commentavano la recente ondata di suicidi legata alla crisi economica. “Non ho minimamente fatto riferimento a questo che è un fenomeno del quale non mi permetterei di parlare in un contesto come questo, – ha puntualizzato – ho parlato di conseguenze umane della crisi, che evidentemente sono molte, e ho detto che dovrebbero far riflettere chi ha portato l’economia in questo stato e non chi da quello stato sta cercando di farla uscire”. “Non mi riferisco ai suicidi – ha ribadito ancora il premier – e voi che avete ascoltato avete sentito che non mi sono riferito a nessun particolare governo. Mi sono riferito invece al fatto che questo governo, che ha per natura stessa un arco di vita breve, deve preoccuparsi del lungo periodo”. “Mi dispiace che tutto possa essere mal interpretato o strumentalizzato. Non siamo certo qui per fare speculazioni politiche di nessun tipo”.