Melania Trump velata dal Papa, ma chioma al vento in Arabia Saudita: ecco perché
25 Maggio 2017 - di Silvia_Di_Pasquale
ROMA – Melania Trump: sì al velo da Papa Francesco, ma chioma al vento in Arabia Saudita. La first lady americana, 47 anni, ha sfoggiato un abbigliamento impeccabile durante la visita al Santo Padre. Il suo total black, seppur estremante sobrio, non ha comportato alcun errore di stile, come molti utenti in rete hanno sottolineato. La scelta “dark” di Melania, oggetto di molti meme sui social, è in perfetta regola con il protocollo vaticano per un’udienza dal Pontefice. Poche e semplici le regole femminili da rispettare: spalle coperte e gonne mai sopra il ginocchio, abito nero, no scollatura, velo in testa, sempre nero. La moglie di Donald Trump le ha rispettate tutte (così come la figliastra Ivanka), mentre in Arabia Saudita l’ex modella di origine slovena non ha voluto rinunciato al suo look abituale. E’ scesa dall’Air Force One mostrando i suoi lunghi capelli castani e indossando una tuta nera morbida a maniche lunghe. Una mancanza di rispetto questo atteggiamento discordante? A quanto pare no.
“Quando qualcuno arriva in visita ufficiale, noi non consegniamo loro una lista dei capi di abbigliamento ammessi nel Paese, ma li accogliamo come si presentano”, ha reso noto il ministro degli Esteri Adel al-Jubeir nel corso di una conferenza stampa, in risposta a una domanda sull’abbigliamento scelto da lady Trump. Come spiega il sito pakistano Tribune.com, Jane Hampton Cook, esperta di storia del costume ha aggiunto: “Penso che le persone stiano male interpretando la vicenda. Il papa è il capo di una chiesa. Il re dell’Arabia Saudita è un capo di Stato. C’è una differenza tra incontrare un leader religioso e un re che è il capo dello stato”.
L’immagine di Melania Trump velata ha fatto il giro del mondo, scatenando non pochi fraintendimenti. Da una parte c’è chi l’ha accusata di essersi sottomessa al Papa, dall’altra c’è chi punta il dito contro di lei per il mancato rispetto del dress code imperante in Arabia Saudita. Dove sta la verità? La risposta è…nel mezzo. La first lady era libera di scegliere il suo look in Arabia Saudita, ma allo steso tempo non era strettamente obbligata a coprirsi in Vaticano. Il protocollo c’è, ma non è obbligatorio. Le regole non sono tassative. Da cattolica lei le ha però rispettate, volontariamente. Basti pensare che molte donne capi di stato o mogli di capi di stato sono andate in udienza dal papa indossando capi di altri colori, oppure mettendosi abiti scuri ma senza portare la veletta in testa. Altre donne, come la cancelliera tedesca Angela Merkel, hanno rispettato il protocollo per la loro prima udienza, ma poi hanno smesso di farlo in quelle successive.
Mentre in Europa e negli Stati Uniti l’attenzione è focalizzata sul velo mancato di Melania in Arabia Saudita, a La Mecca niqab e hijab fanno infuriare i politici locali. Sembra infatti che le pellegrine pakistane si mostrino un po’ troppo scoperte quando si recano nella città santa per antonomasia dei musulmani. Lo rende noto sempre il Tribune.com, che specifica come il ministro per gli affari religiosi Sardar Mohammad Yousaf abbia invitato i ‘mehram’ (coloro che accompagnano la donna nel pellegrinaggio) a fare in modo che queste si vestano adeguatamente durante il loro soggiorno a La Mecca. “Ogni donna dovrebbe avere almeno due abaya”, ha detto il ministro, facendo riferimento all’indumento femminile che copre gran parte del corpo. Insomma, Paese che vai, problemi col velo che trovi.
Silvia Di Pasquale