Natalie Portman non ritira il “Nobel ebraico”: ecco il motivo
20 Aprile 2018 - di Silvia_Di_Pasquale
TEL AVIV – L’attrice e produttrice israelo-americana Natalie Portman non tornerà in Israele il prossimo giugno per ritirare il ‘Premio Genesis’ (definito il ‘Nobel ebraico’) a “causa di recenti avvenimenti” nel paese. La cerimonia sarebbe stata cancellata. Un rappresentante di Portman – citato dal Genesis – ha spiegato che “recenti avvenimenti in Israele sono stati estremamente dolorosi per lei”. Il ministro della cultura Miri Regev ha detto che l’attrice “ha ceduto alle pressioni del Bds”, movimento boicottaggio di Israele.
Sempre secondo il ‘Genesis’ Natalie Portman ha fatto sapere che proprio per i recenti avvenimenti in Israele – che però non ha precisato – “non si sente a suo agio a partecipare ad alcun vento pubblico in Israele” e che per questo “non può in tutta coscienza andare avanti con la cerimonia“. Il premio in un comunicato – citato dai media – ha sostenuto a proposito della cancellazione della cerimonia “di temere che la decisione di Portman causerà alla nostra iniziativa filantropica una politicizzazione per evitare la quale abbiamo lavorato duramente negli ultimi cinque anni”.
Il premio è stato assegnato lo scorso anno all’architetto e scultore inglese di origine indiana Anish Kapoor, nel 2016 al violinista e direttore d’orchestra israeliano Yitzhak Perlman e nel 2015 all’attore americano Michael Douglas. Portman – che è nata a Gerusalemme ed è stata in seguito naturalizzata cittadina americana – ha prodotto e interpretato tra gli altri il film ‘Sognare è vivere’ tratto dal romanzo di Amos Oz ‘Una storia di amore e di tenebra’.