Negozi chiusi nei giorni festivi: ecco come cambiano orari

Negozi chiusi nei giorni festivi: ecco come cambiano orari

16 Settembre 2015 - di Claudia Montanari

ROMA – Negozi, come cambiano gli orari: chiusi nei giorni festivi. La nuova legge è quasi pronta, non è ancora passata al Senato ma fa già discutere e le polemiche sono prontamente iniziate soprattutto per quanto riguarda gli orari dei negozi. Secondo la nuova legge, infatti, i negozi dovranno restare chiusi per forza nei giorni festivi. Come scrive Paolo Baroni su La Stampa, le nuove norme da ieri sono tornate al vaglio della Commissione Industria al Senato. Ma andiamo con ordine.

Alla fine dello scorso anno la Camera ha approvato in prima lettura la nuova legge sugli orari dei negozi, stoppando di fatto le liberalizzazioni introdotte dal governo Monti. Con le nuove norme, approdate ieri al Senato, si prevede che i negozi debbano chiudere almeno per 12 giorni festivi all’anno, in sostanza in quelle date che per imprenditori e proprietari di negozi risultano essere le più proficue e ricche di affari e le più comode per fare shopping per i consumatori.

Attività commerciali chiuse, dunque, in giorni come Capodanno, Epifania, 25 aprile, Pasqua, pasquetta, il primo maggio, il 2 giugno, il 15 agosto, il primo novembre, l’8 dicembre, Natale e Santo Stefano. Si potranno avere delle deroghe, ma dandone comunicazione preventiva al Comune. In molti storcono il naso. Si salvano da tutte queste novità bar e ristoranti, che non hanno alcun vincolo. Tuttavia, la nuova norma ha già acceso le polemiche. Si legge su La Stampa:

“Le grandi catene di distribuzione, come quelle associate a Confimprese, criticano questa controriforma e lo stesso hanno fatto la gran parte delle associazioni dei consumatori. Anche il presidente dell’Antitrust Giovanni Pitruzzella ha più volte segnalato come questo nuovo provvedimento freni lo sviluppo della concorrenza nell’ambito del commercio”

 

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