Nozze omosessuali, la Francia dice sì. Anche alle adozioni
24 Aprile 2013 - di Mari
PARIGI – La Francia ha detto sì alle nozze gay e alle adozioni da parte delle coppie dello stesso sesso. Il 23 aprile il Parlamento ha varato, con 331 voti a favore e 225 contrari, il testo che porta il nome della ministra della Giustizia, Christiane Taubira, e che fa della Francia il 14° Paese nel mondo ad autorizzare le unioni di coppie dello stesso sesso, che potranno sposarsi e adottare bambini.
L’opposizione di centrodestra ha presentato un ricorso presso il Consiglio costituzionale. La decisione dei ”saggi” è attesa entro un mese, dopo di che la legge potrà essere promulgata definitivamente.
L’apertura della Francia alle nozze gay arriva dodici anni dopo quella dell’Olanda, che per prima ha compiuto il passo nel 2001. E arriva 14 anni dopo il sì all’unione civile, il Pacs (che sta per ”Patto civile di solidarieta”), votato nel 1999, ma che non garantisce alla coppia la stessa tutela di un matrimonio, né permette l’adozione.
E’ anche l’epilogo di sette mesi di feroci polemiche e di una maratona parlamentare (136 ore e 46 minuti di dibattiti) che ha spaccato la classe politica.
Ma il voto non mette fine alla battaglia della strada. Parigi è blindata. Il sistema di sicurezza è rafforzato nei quartieri più frequentati dai gay. Un migliaio di poliziotti protegge le sedi del Parlamento e i dintorni dell’Eliseo. I
Gli episodi di omofobia e i pestaggi degli omosessuali si sovrappongono ai cortei di protesta contro la riforma. La battaglia continua e continuerà anche a testo adottato. Il movimento ‘La manif pour tous’, che è all’origine di tutti i grandi cortei parigini, ha indetto una manifestazione del 26 maggio. Chiede che al matrimonio venga preferita una forma di unione civile, più avanzata del Pacs, ma che non apra all’adozione.
Per gli omosessuali di Francia questo voto è una ”liberazione”. Le bandiere arcobaleno sventolano nel quartiere del Marais, notoriamente popolato da una importante comunità gay.
Secondo inchieste recenti, la legge riguarda 200mila omosessuali che già vivono in coppia. Il 27 aprile si terrà a Parigi il primo salone del matrimonio gay. Le prime cerimonie potranno celebrarsi all’inizio dell’estate.
Ma è l’adozione il punto critico della legge. Che due adulti dello stesso sesso convolino a nozze non è più uno shock per la maggioranza dei francesi, ma che un bambino abbia due mamme o due papà è ancora difficile da accettare. Oltre il 50% dei francesi continua infatti a dirsi contrario.
Resta in sospeso infine la questione della procreazione assistita per le coppie di lesbiche, che dovrebbe rientrare in una legge sulla famiglia. Ma il dibattito dalla primavera è già slittato all’autunno.