A Parigi i due ristoranti che nascondono i clienti brutti: è polemica
8 Novembre 2013 - di Claudia Montanari
PARIGI – Sei brutto? Nel nostro ristorante poi anche mangiare ma… accuratamente nascosto dal pubblico.
Ha fatto scoppiare una vera e propria bufera mediatica la vicenda di due ristoranti “chic” di Parigi che, secondo quanto denunciato dal settimanale satirico “Canard enchainè” nasconderebbe i clienti considerati brutti nei tavoli più disagiati e “imboscati“, a differenza dei clienti belli posizionati invece in bella mostra, vicino alle vetrine.
Secondo quanto riportato dal settimanale, sono alcune ex cameriere dei due ristoranti a confessarlo.
I locali “incriminati” sono “Le George” e al “Cafè marly“, due eleganti ristoranti parigini molto famosi e chic.
Le due ragazze avrebbero raccontato la singolare politica di marketing della catena cui entrambi i ristoranti appartengono, facendo emergere particolari davvero sconcertanti.
Frasi come: “Che ci fà quel ciccione in mezzo al mio ristorante, fa scappare tutti gli altri” o “quel gruppo è veramente squallido, mettetelo in un angolino dove nessuno lo veda” sembra siano la normalità.
Sempre secondo quanto riportato dalle due ex cameriere, anche il team di lavoro veniva quotidianamente “vessato” dalle bizzarre esigenze di marketing dei fratelli Costes, proprietari dei due locali: sala vietata alle over 30 e un metro e 70 di altezza minima. E, fatto ancora più grave, sembra che qualche ragazza si sia sentita dire di mettere un po’ più in mostra le proprie grazie.
Unica eccezione, ovviamente i Vip che devono essere sempre posizionati in un tavolo vista Louvre -al Marly- o con la tout paris ai piedi -in cima al centre Pompidou dove ha sede le George. In caso di celebrity, non esisterebbe “bruttezza” che tenga.
Dal canto loro, i proprietari dei ristoranti si giustificano con un lapidario “no comment“.
In foto: Restaurant Le George