Pillola contraccettiva gratis per le under 25: Aifa avvia l’iter
7 Ottobre 2022 - di Claudia Montanari
Pillola contraccettiva gratuita per le ragazze under 25. L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha avviato un percorso in questa direzione, condiviso dal ministro della salute Roberto Speranza. Tuttavia, l’iter è complesso e la svolta richiederà dei tempi tecnici.
La questione della rimborsabilità dei contraccettivi orali è stata oggi all’attenzione delle commissioni competenti dell’Agenzia italiana del farmaco: la Commissione tecnico scientifica (Cts) e il Comitato prezzi e rimborso (Cpr).
Condivide la linea il ministro Speranza: “Sulla rimborsabilità della pillola contraccettiva l’Aifa ha avviato una procedura, non da oggi ma da molto tempo, in questa direzione. E’ una procedura che ha bisogno chiaramente di tempi tecnici. A me sembra che la direzione di marcia sia una direzione giusta, e tra l’altro è una direzione già assunta da alcune Regioni e da altri paesi europei”.
Tuttavia, ha precisato parlando a margine del Congresso nazionale della Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg) a Villasimius, “è chiaro che ora la procedura deve svolgersi nei tempi tecnici che saranno necessari”.
Pillola contraccettiva gratis, lo scontro con Laura Boldrini che ha riacceso il dibattito
Il dibattito sulla pillola e la contraccezione orale gratuita si è riacceso negli ultimi giorni, in seguito alla contestazione a Laura Boldrini avvenuta al corteo per l’aborto organizzato da Non una di meno. “Avete reso la pillola anticoncezionale a pagamento”, le hanno detto due studentesse di Osa. “Dovete andarvene da questa piazza, perché voi non rappresentate le rivendicazioni di questa piazza. Le donne il diritto all’aborto accessibile e gratuito non ce l’hanno anche per colpa sua”.
La situazione in Europa
Dal 2013 in Francia la pillola contraccettiva è diventata gratuita per le ragazze tra i 15 e i 18 anni. Da quel momento è emersa una netta diminuzione delle interruzioni di gravidanza volontarie, passate dal 9,5% del 2012, al 6% nel 2018. Se la misura passasse anche nel nostro Paese, l’Italia si allineerebbe anche al Portogallo, dove l’anticoncezionale è fornito gratuitamente a tutte le donne; e si avvicinerebbe alla Slovenia, che sancisce il diritto alla contraccezione nella propria costituzione.