Pip, interviene l’Ue: regole più severe su tutte le protesi, da quelle ortopediche a quelle dentali
27 Gennaio 2012 - di Claudia Montanari
ROMA- Jean-Claude Mas, fondatore della ditta francese di protesi mammarie Pip (protesi non conformi con gli standard europei e che erano prodotte con gel industriale usato per materiali sintetici e non compatibili con il corpo umano) è stato arrestato ieri mattina, ma rilasciato già questa mattina sotto cauzione. Intanto, si legge sul quotidiano “La Repubblica”, che un gruppo di esperti scientifici internazionali sta valutando, per conto dell’UE l’eventuale tossicità dei prodotti con il marchio Poly Implant Prothese esportati in tutto il mondo. Sebbene il portavoce dell’Esecutivo europeo Frederic Vincent ha illustrato, in una conferenza stampa, le misure che l’Ue intende adottare dopo lo scandalo delle protesi in oggetto, precisando “Si tratta di un caso di frode isolato, il sistema dei dispositivi medici è sicuro”, la Commissione europea vuole allargare la vigilanza sanitaria a tutti i dispositivi medici di “classe 3”, ovvero gli impianti che vanno nel corpo.
Dunque, sotto controllo non saranno solo i dispositivi mammari, ma anche quelli ortopedici, dentali, cardiaci. Questo perchè la truffa compiuta da Mas mette sotto accusa anche l’intero sistema di certificazione, che ha sempre certificato con il bollino blu della CE queste protesi che poi invece si sono rivelate una truffa.
Il direttore generale della Commissione europea, si legge su “La Repubblica”, dichiara:”Serve un registro europeo completo di questi prodotti, dal momento in cui sono fabbricati fino a quando vengono impiantati in un paziente” e nel frattempo domanda al governo di Parigi, per mezzo di una lettera, il motivo per il quale le autorità francesi dal 2001 al 2012 non abbiano mai effettuato ispezioni nello stabilimento Pip: “Aspettiamo una risposta – spiega Testori Coggi – per capire se c’è effettivamente stato un difetto di sorveglianza”.