Auto aziendale, dal 2025 cambia tutto: nuova tassazione - Ladyblitz.it
Dal 1° gennaio del 2025 ci saranno importanti novità per i possessori di un’auto aziendale: come cambierà la tassazione.
Nella Legge di Bilancio 2025, la tassazione delle auto aziendali subisce un’importante riforma che potrebbe influenzare notevolmente il modo in cui i dipendenti percepiscono e utilizzano i veicoli aziendali.
La novità, che entrerà in vigore il 1° gennaio 2025, non solo modifica le aliquote di tassazione, ma si applica anche retroattivamente, colpendo le auto già ordinate nel 2024. Questo cambiamento ha suscitato preoccupazioni tra le aziende e i dipendenti, soprattutto quelli che utilizzano auto in uso promiscuo, ossia per motivi lavorativi ma anche per uso personale.
Attualmente, la tassazione delle auto aziendali si basa principalmente su un sistema che considera le emissioni di CO2 del veicolo. A seconda della categoria di emissioni, i veicoli sono soggetti a diverse percentuali di tassazione sul valore del fringe benefit. Ecco un riepilogo delle attuali aliquote:
Queste percentuali sono calcolate su un modello forfettario, che presuppone una percorrenza di 15.000 km annui, utilizzando le tabelle dell’ACI per determinare il valore del benefit. Con l’entrata in vigore della nuova normativa, la tassazione delle auto aziendali non sarà più basata sulle emissioni di CO2, ma sul tipo di alimentazione del veicolo. Le nuove fasce di tassazione saranno le seguenti:
Questa riforma rappresenta un significativo cambio di paradigma, poiché premia i veicoli elettrici e ibridi, incentivando le aziende ad adottare un parco auto più sostenibile. Questa modifica non solo riflette le politiche ambientali del governo, ma è anche una risposta alle crescenti preoccupazioni sulla sostenibilità e sull’impatto ambientale dei trasporti.
Uno degli aspetti più controversi di questa riforma è la sua applicazione retroattiva. Infatti, le nuove regole non si applicheranno solo alle auto ordinate dopo il 1° gennaio 2025, ma anche a quelle già ordinate nel 2024. Questo significa che i dipendenti che hanno pianificato di ricevere un’auto aziendale nel 2024 si troveranno ad affrontare una tassazione diversa da quella inizialmente prevista. La mancanza di una clausola di salvaguardia per i veicoli già ordinati ha sollevato preoccupazioni tra i lavoratori e le aziende, che speravano in un periodo di transizione più morbido.
La riforma potrebbe rivelarsi vantaggiosa per coloro che riceveranno veicoli elettrici o ibridi plug-in, poiché la riduzione delle aliquote fiscali rappresenta un significativo risparmio. Ad esempio:
La modifica della tassazione delle auto aziendali rappresenta un passo significativo verso un futuro più verde, con potenziali vantaggi sia per le aziende che per i dipendenti. Le aziende che sapranno adattarsi a queste nuove normative potrebbero non solo beneficiare di vantaggi fiscali, ma anche migliorare la loro immagine aziendale e attrarre talenti che valorizzano la responsabilità ambientale.
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