Principe Harry: eroe dei gay. Da “pecora nera” a paladino
11 Giugno 2013 - di Claudia Montanari
LONDRA – Il principe Harry d’Inghilterra si è trasformato in eroe dei gay dopo che un ex militare omosessuale ha detto pubblicamente che il giovane principe lo aveva difeso dalle minacce di alcuni commilitoni.
L’episodio è diventato di dominio pubblico con l’uscita di un libro scritto da un ex soldato, James Wharton, gay dichiarato, che racconta la sua esperienza nell’esercito:
“Avevo paura. Ho pensato, adesso mi fanno a pezzi. Non sapevo cosa fare. Sono andato dal mio comandante”.
Il comandante in questione era proprio il principe Harry, il “tenente Wales”.
“Mi è stato a sentire con gli occhi sgranati. Gli ho spiegato esattamente cosa era successo. Alla fine mi ha detto: “Bene, adesso vado e sistemo questa m… una volta per tutte”. È sceso dal carrarmato ed è andato a parlare con il gruppetto che mi minacciava. Gliene ha proprio cantate quattro”.
Una bellaa trasformazione per il principe Harry, dopo una serie di incidenti che, negli ultimi 10 anni, gli avevano fatto perdere parecchi punti nella considerazione generale.
Ce lo ricordiamo, quando era piccolino, un po’ roscetto un po’ imbronciato. A fianco del fratello, il principino William, il marito di Kate, che già a 12 anni era alto, visino pulito, occhio azzurro, Harry quasi sfigurava.
E poi, diciamolo, è da sempre l’eterno secondogenito. Il terzo in linea di successione al trono britannico.
Mica è roba da poco portarsi dietro per tutta la vita l‘epiteto di “fratello minore del principe William”. Il suo carattere imprevedibile e un po’ scapestrato poi non lo hanno certo aiutato.
Da sempre “la pecora nera” della famiglia, il Tom Sawyer di Mark Twain o il Gian Burrasca di Luigi Bertelli, è finito più lui sulle pagine dei tabloid inglesi per le bravate che Fabrizio Corona sulle nostre riviste di gossip. Basti pensare che solo fino a poco tempo fa le tre parole “principe Harry desnudo” erano tra quelle più cercate sul web. Nel 2002, a 17 anni, Harry ammise di fumare cannabis e bere alcol, e il padre lo costrinse a far visita ai pazienti di un centro di rehab.
Era il 2005 invece quando venne pizzicato a una festa con una divisa nazista da Afrika Korps, con tanto di svastica al braccio. Quella foto fece il giro del mondo.
Nel 2010 venne accusato dall’opinione pubblica di crudeltà, dopo essere stato immortalato in sella a un pony con i fianchi sanguinanti per i suoi colpi di sperone.
Infine, la famosissima foto di nudo in quel di Las Vegas, durante un party insieme a decine di sconosciuti e, si diceva, fiumi di alcool.
Invece negli ultimi tempi, complici un po’ la genetica un po’ lo sviluppo, ha avuto la sua collocazione positiva alla ribalta del mondo. Perché mentre il fratello maggiore perdeva i capelli, il suo tenero color roscio è diventato addirittura sexy.
Mentre William metteva la pancetta, Harry è cresciuto in altezza e ha messo pure i pettorali.
E la maturità ha fatto il resto. Amante della carriera militare, risale a pochi mesi fa la notizia secondo cui il principe Harry avrebbe deciso di voler dare un taglio netto alla sua vita da “reale” e dedicarsi completamente all’esercito, ma non solo.
Secondo quanto riportato da numerosi tabloid inglesi e dai suoi compagni militari, Harry -che ora è un ufficiale dell’esercito a tutti gli effetti- non si sente diverso dagli altri e vorrebbe essere trattato come tutti i suoi compagni.
E ora, una nuova evoluzione: il principino celebre per la capacità di spogliarsi nudo a Las Vegas al termine di una partita di strip-poker è ora visto dal Regno Unito in veste nuova: non solo più equilibrata e matura, ma anche come paladino della tolleranza e della non violenza.
Il giornale “Mail on Sunday” ha pubblicato l’estratto del libro di James Wharton, e Harry è diventato un eroe del mondo gay. L’omosessualità nelle forze armate del Regno Unito è legale ma, in base a ciò che scrive Wharton nel libro, più che felicemente accettata è malamente tollerata.
Nel 2006 lo stesso Wharton fu picchiato a sangue e ridotto in fin di vita nella caserma di Knightsbridge da un altro soldato. Quella volta per lui andò “bene”, nel senso che riuscì a risvegliarsi, in un letto di ospedale, una settimana dopo l’aggressione.
Ma nel suo percorso traumatico nelle forze armate vi è stata più volte la figura di Harry, che non era più il ragazzino pizzicato ad un party vestito da nazista con tanto di svastica al braccio, ma era il comandate che più volte è stato vicino a Wharton, ascoltando le sue pene d’amore e aiutandolo nei momenti difficili: “Gliene sarò sempre grato” racconta l’ex militare.
Insomma, Harry è sbocciato. E forse qualche bravata, compiuta da lui, dovremo ancora sentirla. Ma, in fondo, un pizzico di follia ci vuole altrimenti che noia sarebbe…