Pussy Riot: leader Nadia minaccia di riprendere sciopero della fame
2 Ottobre 2013 - di Claudia Montanari
MORDOVIA (RUSSIA) – La leader del gruppo russo “Pussy Riot” Nadezhda Tolokonnikova – o più semplicemente Nadia– vuole riprendere lo sciopero della fame appena interrotto dopo una settimana di digiuno. Nadia aveva cominciato uno sciopero della fame dopo che la sua richiesta di trasferimento da una colonia penale era stata rifiutata dai giudici.
Ora la donna minaccia di riprendere lo sciopero della fame se non verranno soddisfatte le sue richieste, tra cui il trasferimento in un altro campo di lavoro.
L’avvertimento è contenuto in un comunicato diffuso attraverso i legali e il marito della giovane, in cui si spiega che la protesta è stata solo sospesa, a causa delle sue gravi condizioni di salute e l’insorgere di complicazioni. La ragazza, 23 anni, chiede che vengano indagate le violazioni delle condannate nella colonia penale n° 14 in Mordovia, dove sta scontando una pena di due anni, che cessi la “pressione psicologica” sulle detenute e il trasferita in un’altra struttura.
In una lettera pubblicata la settimana scorsa sui media russi, e che ha fatto il giro del mondo. Nadia aveva denunciato la vita disumana cui e’ costretta, insieme alle sue compagne di carcere, tra sfruttamento, abusi e a minacce di morte. Le autorita’ penitenziarie hanno respinto ogni accusa, sostenendo che si tratta solo una “campagna per farsi pubblicita'”. Nadia, insieme all’altra Pussy Riot, Maria Aliokhina, è stata condannata l’anno scorso per “teppismo motivato da odio religioso”, in seguito alla performance anti-Putin nella cattedrale di Mosca, Cristo Salvatore.
Fonte: Agi