Qatar: adesso Mayassa punta all’ “Urlo” di Munch
2 Maggio 2012 - di Claudia Montanari
ROMA – Potrebbe aggiudicarsi una delle quattro versioni del celebre quadro “Urlo” di Munch quadro simbolo dell’inquietudine europea, la figlia dell’emiro del Qatar Hamad Al Thani, Mayassa al Thani, ma questo è solo l’apice di una serie di “battaglie” messe a segno da colei che risulta essere ormai una delle donne più importanti ed influenti nel campo dell’Arte.
Solo un paio di mesi fa il “Qatar pigliatutto” si è portato a casa, grazie a sua altezza relae Mayssa, un altro celebre quadro, “I giocatori di carte” di Cèzanne ma, in fondo, c’era un po’ da aspettarselo visti gli esempi di famiglia: la squadra di calcio Paris Saint Germain, i grandi e lussuosi magazzini Harrd’s, tutti gli Hotel della prestigiosa Costa Smeralda, la Porsche e niente meno che la gioielleria Tiffany sono solo alcuni degli investimenti portati in casa reale dal padre di Mayassa, Hamad AL Thani.
E se il mondo intero “trema” al nome di Hamad, quello dell’Arte fa altrettanto quando di mezzo vi è Mayassa di cui, il viceptresidente di Louis Blouin Media e direttore di “Art & Auction” dice: “Al-Mayassa ha le risorse di un paese intero a sua disposizione”. In fondo, si legge sul Corriere della Sera, “L’asso nella manica della famiglia Al Thani sono le immense riserve di gas naturale, con le quali sta comprando prestigio e influenza sulla scena internazionale per il suo staterello a forma di pollice grande quando l’ Abruzzo. Lo sceicco gioca su più tavoli. Doha gode di un crescente peso politico nella regione, grazie a legami con i gruppi islamici saliti al potere dopo le Primavere arabe. Che ha appoggiato in vario modo. In Libia, per esempio, ha inviato aerei e consiglieri militari”.
E così, di riflesso, Mayassa, una dei 7 figli di Al Thani, di riflesso diventa una delle donne più importanti nel campo dell’arte, tanto per non farsi mancare proprio niente: “All’ età di 25 anni aveva già conosciuto il principe Carlo e i Clinton e frequentava l’ Onu. Dopo uno stage al Tribeca Film Festival ne ha lanciato una sezione a Doha, inaugurata da De Niro. Ora 28enne e madre di due figli, sta arruolando architetti superstar per costruire musei che trasformino una città ancora provinciale in capitale culturale: dopo I.M. Pei per quello d’ arte islamica, sono all’ opera Jean Nouvel per il museo che ospiterà anche il Cézanne, Santiago Calatrava e altri”.
E, intanto, si legge sull’Economist, nel 2011 il Pil del Qatar impenna e registra la crescita economica più sostenuta e, se i prezzi di due tesori quali petrolio e gas naturale aumentassero ancora il piccolo stato guadagnerebbe 100 miliardi di dollari solo nel 2012.
Altro da aggiungere?