Regno Unito, parlamento apre sull’allattamento in aula
21 Luglio 2016 - di Silvia_Di_Pasquale
LONDRA – Allattare in Parlamento: presto nel Regno Unito potrebbe diventare un diritto per tutte le mamme deputate. Lo scrive la stampa del Regno Unito, che spiega come il progetto sia già in fase preliminare, con un rapporto indipendente, commissionato da Westminster, che punta ad abbattere questa forma di “sessismo” imperante nella Camera dei Comuni e in quella dei Lord. Il report, fortemente voluto dal conservatore John Bercow (nella foto), ‘speaker’ dei Comuni, definisce questo tipo di divieti come “atteggiamenti antiquati” e frutto di pregiudizi, riferendosi a quelli che ritengono l’allattamento al seno in pubblico “disdicevole”. Secondo quanto riportato dal quotidiano The Independent, Bercow si sta preparando a creare un comitato parlamentare che avrà il compito di esaminare la questione e di proporre un’eventuale legge, che, scrivono i media britannici, potrebbe arrivare anche “molto presto”.
Da questo punto di vista la nostra Italia sembra aver fatto qualche passo avanti con la decisione del Senato di istituire una “nursery” a pochi metri dall’aula. Un provvedimento a suo modo storico:
“Nessuno, in questo ramo del parlamento, aveva mai pensato di creare uno spazio per consentire alle elette di dare il latte o comunque badare ai loro bebè – si legge su Repubblica – Ma è un fatto senza precedenti pure per un’altra semplice ragione: i più anziani frequentatori del Palazzo fanno fatica a ricordare casi di senatrici che hanno partorito durante il mandato. Questione insieme statistica e biologica: per candidarsi bisogna infatti avere almeno 40 anni”.
Intanto a Strasburgo le eurodeputate con i neonati possono sedersi in aula e partecipare al dibattito e alle votazioni senza alcun problema, come hanno già fatto l’italiana Licia Ronzulli e la danese Hanne Dahl. Pioniera assoluta fuori dall’Europa fu la canadese Michelle Dockrill (New Democracy). Nel 1998 al parlamento di Ottawa era in programma una sessione di voto che l’allora deputata non poteva perdere. Decise di portare con sé Kenzie, il suo bebè di sette mesi. Quando si presentò in aula, il presidente della Camera le chiese di non ripeterlo una seconda volta visto che la normativa impediva di “mangiare o portare cibo”. Anche nel civilissimo Canada non sono stati fatti grandi progressi da allora. Forse la svolta arriverà proprio dal Regno Unito? Bercow non sembra deciso a rinunciare al suo progetto.