Rosemarie Nitribitt, escort dei ricchi uccisa 56 anni fa: giallo riaperto
18 Settembre 2013 - di Claudia Montanari
BERLINO – Si riapre il giallo su Rosemarie Nitribitt, la prostituta di alto bordo ritrovata morta 56 anni fa nella sua casa a Francoforte. Secondo alcuni documenti usciti allo scoperto solo ora, la donna “vantava” clienti di alto calibro, tra cui anche eredi di leggendarie dinastie industriali tedesche, e l’assassino che quel 1 Novembre del 1957 l’ha uccisa strangolandola non è mai stato trovato.
Ora, a 56 anni dalla scomparsa di Nitribitt e da quello scandalo tedesco che fece della donna la escort tedesca più famosa di quell’epoca, sono ricomparse le trascrizioni originali degli interrogatori condotti dalla polizia e altri documenti
Alessandro Alviani scrive su La Stampa:
“22 raccoglitori in tutto, rimasti finora segreti, assenti persino negli atti della procura e dati per scomparsi per decenni, una sorte che, unita a clamorosi errori o mancanze degli inquirenti, ha fatto pensare a lungo a un tentativo di insabbiare il caso per proteggere personaggi molto influenti. Le indagini, scrive il settimanale Focus, che cita i documenti in esclusiva, toccarono allora manager, rampolli di potenti famiglie, principi, baroni”.
I nuovi documenti, spiega Alviani, non chiariscono il mistero,
“Ma contengono dettagli interessanti. Ad esempio una perizia che rivela come le impronte digitali rinvenute su una bottiglia di vino Beaujolais aperta ritrovata sul luogo del delitto appartenessero ad Harald von Bohlen und Halbach, un rampollo della famiglia Krupp. L’allora quarantunenne manager era un cliente della escort ed era solito inviarle poesie. Alla polizia che lo interrogò spiegò di essere stato ad Essen al momento dell’omicidio, un alibi confermato da diverse persone. La famiglia Krupp temeva lo scoppio di uno scandalo e alla fine del 1957 intervenne per impedire che il suo nome finisse su un giornale tedesco in relazione all’omicidio. In effetti fino alla sua morte, avvenuta nel 1983, nessuno venne a sapere che era tra i clienti di Rosemarie Nitribitt”.
Durante gli interrogatori, la polizia sentì anche Gunter Sachs, famoso fotografo di quell’epoca nonché terzo marito di Brigitte Bardot. Si legge su La Stampa:
“Nell’interrogatorio citato da Focus, Sachs racconta tra l’altro di aver fatto sesso a tre con Rosemarie Nitribitt. La prima volta nel novembre del 1956: Inge Quandt, consorte dell’industriale e figliastro di Josef Goebbels di Harald Quandt, organizzò per il suo ventottesimo compleanno una festa con molti ospiti maschili dai nomi altisonanti, ma poche donne. Fu così che Sachs salì sulla sua auto sportiva, si recò vicino Francoforte e tornò con Rosemarie Nitribitt, che si presentò come “Rebecca Wolf”. In seguito il playboy lasciò il party con la stessa Rosemarie, andò nell’appartamento di quest’ultima a Francoforte e fece sesso con lei e un’amica, Irene. Rosemarie non chiese soldi, mentre Irene si fece pagare 50 marchi. La stessa scena si ripetette alcuni mesi dopo”.
Non solo. Secondo i nuovi atti sembra che anche Harald Quandt, membro della famiglia che oggi controlla la BMW, durante gli interrogatori rivelò alla polizia di avere avuto rapporti con Nitribitt. Ma, spiega Alviani,
“Il principale sospettato dell’omicidio, Heinz Pohlmann, venne sottoposto a processo, ma assolto per mancanza di prove”.