Fabio Fazio a Berlusconi: “Per pagare canone c’è tempo fino a 28 Febbraio”
12 Febbraio 2013 - di Claudia Montanari
SANREMO – Nemmeno è iniziato e già è stato investito da non poche polemiche. Ma Fabio Fazio, durante la conferenza stampa d’apertura della 63 esima edizione del Festival di Sanremo, che il suo approccio rispetto alle edizioni del 1999 e del 2000 è molto più “consapevole, rilassato e divertito, perché in fondo dura solo una settimana”.
“Sanremo è un programma nobile e condurlo è sempre un onore”, aggiunge il conduttore che alla domanda sulla previsione di ascolti si dice “consapevole” che è “impensabile eguagliare i record dell’anno scorso di Morandi e Celentano. Poi con le notizie di oggi, vedremo che impatto ci sarà. Noi abbiamo cercato di fare il festival della canzone, fatto in casa ma con buona musica e con ospiti funzionali ad un racconto e speriamo che piaccia”.
Certo, la notizia dalla portata storica delle dimissioni di Benedetto XVI arriva proprio alla vigilia del Festival, e Luciana Littizzetto non perde occasione per una battuta: “Non conosciamo bene come stiano le cose. E’ anziano, magari vuole andare in pensione. Vanno tutti i pensione, anche la Fornero, vorrà andare anche lui. Ora bisogna vedere cosa succede. Potrebbe andare Berlusconi a fare il Papa”. Poi aggiunge: “Bisogna vedere se sta bene vestito di bianco”.
Anche Fazio si limita a poche parole sull’argomento: “Non sappiamo le motivazioni. Ma adesso voglio vedere chi dirà che è il festival a disturbare le elezioni” riferendosi alle recenti dichiarazioni di Berlusconi.
Dal canto suo, anche Silvio Berlusconi è tornato a polemizzare sull’argomento “Sanremo”, sottolineando che nel caso in cui il festival si trasformasse nella “festa dell’Unità” metà degli italiani non dovrebbero pagare il canone Rai. Parole che trovano la risposta ironica di Fazio: “Gli ricordiamo che per pagarlo c’è tempo fino al 28 febbraio con una piccola sovrattassa”.
Secondo il direttore di Rai1, Giancarlo Leone, “c’è una percezione sbagliata di un festival che vuole entrare a piedi uniti sulla politica. Non è così. Vedrete. C’è una grande crasi tra quello che si dice fuori e l’allegria e la leggerezza che si respira in teatro anche durante le prove”. Gli fa subito eco Fabio Fazio: “E’ proprio così”. Interviene anche la Littizzetto sull’argomento sottolineando che “comunque Sanremo è una grande manifestazione popolare immersa nella realtà e dunque viene permeato un po’ da quello che accade nel Paese. In ogni caso Sanremo -ironizza- è comunione e liberazione, nel senso che unisce le persone, anche nei gruppi di ascolti, e le libera un po’ con la musica e la leggerezza”.
Tornando agli ascolti, il direttore di Rai1 Leone fa osservare che si è deciso di rischiare “con una nuova formula, un nuovo progetto che a nostro avviso può comunque coniugarsi con buoni ascolti. Il festival ha sempre avuto delle curve cicliche”. Ne seguono le battute di Fazio e Littizzetto: “Ahi sentito – dice il conduttore rivolto a Luciana- sta dicendo che noi calerà”. E la Littizzetto: “Le curve? Speriamo che la nostra non sia a gomito”.
Sul palco dell’Ariston saliranno anche i diritti gay tra tanta musica da ascoltare. Sarà Marco Mengoni, in gara tra i big, ad aprire la kermesse. Gli altri sei artisti Campioni che si avvicenderanno sul palco saranno, nell’ordine: Raphael Gualazzi, Daniele Silvestri, Sinoma Molinari e Peter Cincotti, Marta Sui Tubi, Maria Nazionale e Chiara.
Com’è noto, ogni artista quest’anno presenterà due brani, uno dei quali sarà eliminato al termine della serata. Ad annunciare quale sarà la canzone vincitrice, che quindi proseguirà la gara, sarà per ogni cantante un ‘proclamatore’, scelto tra personaggi del mondo dello spettacolo e dello sport. “L’idea del proclamatore -ha spiegato Fazio in conferenza stampa – è nata dall’idea di avere la possibilità di conversare con loro nell’attesa del risultato”.
Marco Alemanno proclamerà la canzone vincitrice di Marco Mengoni, Ilaria D’Amico quella di Raphael Gualazzi, Valeria Bilello di Daniele Silvestri, Flavia Pennetta di Simona Molinari e Peter Cincotti, le due sorelle Parodi- Cristina e Benedetta- di Marta Sui Tubi, Vincenzo Montella di Maria Nazionale e il portiere della nazionale italiana di pallanuoto Stefano Tempesti quella di Chiara.”.