Separazione e divorzio: cosa non fare
16 Settembre 2014 - di Claudia Montanari
ROMA – La fine di un matrimonio non è mai un momento bello; oltre al dolore per la perdita affettiva infatti, ci si trova a dover affrontare questioni pratiche e legali, che quasi sempre si trasformano in territori di guerra per i coniugi; separarsi da amici è forse la più grande balla che ci si possa raccontare, ed è anche probabilmente un meccanismo di difesa piuttosto ingenuo per non affrontare le cose con la giusta consapevolezza.
Partendo da questo presupposto dunque, vediamo quali sono gli errori e le scelte da evitare quando si è in fase di separazione o divorzio, scelte ed errori che potrebbero avere strascichi infiniti e dolorosi:
– Usare i figli nella battaglia legale. Questo è forse l’ errore più comune e pericoloso insieme che si possa commettere; un conto infatti è tutelare emotivamente e legalmente la prole, un altro conto è usarla per prendersi delle rivincite o, peggio ancora, per ferire l’ex coniuge. Se non si è in grado di gestire con serenità la questione, forse è meglio, almeno nelle fasi più delicate, chiedere l’aiuto di uno psicologo o di un consulente familiare.
– Affidarsi allo stesso avvocato. Molte coppie che si separano o che divorziano, nell’utopica convinzione che fare le cose insieme renderà tutto più semplice, scelgono lo stesso avvocato. Apparentemente il guadagno c’è, ma è nullo rispetto alle problematiche che sicuramente si verranno a creare: quale coniuge l’avvocato in questione proteggerà di più? E cosa fare nel caso in cui la strada scelta dal legale non corrisponde più alle proprie necessità? L’indipendenza in questo senso è fondamentale, ed è anche un primo e significativo passo verso una ritrovata libertà.
– Spiattellare all’ex la nuova relazione. Questo errore, che ha tutto il sapore di una vendetta, non solo crea un inutile dolore, ma può diventare una miccia per far esplodere problemi legali davvero molto seri. Almeno fino a che non è stato raggiunto un accordo legale allora, sarebbe davvero opportuno vivere la nuova relazione in modo riservato, evitando di sbandierare ai quattro venti la nuova conquista.
– Avere atteggiamenti aggressivi e/o persecutori. Malgrado siano in pochi ad ammetterlo, quasi tutti quelli che si separano o divorziano sviluppano nei confronti dell’ex coniuge un’ostilità che andrebbe gestita con molta prudenza, invece di manifestarla apertamente. Anche se avete subito dei gravi torti o credete che il vostro ex si stia comportando scorrettamente da un punto di vista legale, recriminazioni, appostamenti, richieste di chiarimenti o sms al vetriolo andrebbero evitati nel modo più assoluto; lasciate che siano i legali, eventualmente, a darsi battaglia.
– Fare richieste impossibili. Chiedere ciò che è giusto è un diritto a cui non si deve rinunciare, ma pretendere mantenimenti impossibili o facilitazioni assolute vi condurrà dritti dritti verso una guerra potenzialmente infinita… Ne vale la pena? Sicuramente no, se è la vostra serenità a starvi a cuore.
Malgrado oggi le separazioni e i divorzi siano in crescita esponenziale, sarebbe una bugia raccontarsi che siano diventati meno faticosi da affrontare; alla luce di questo dunque, forse la cosa più importante da fare è darsi il tempo necessario per metabolizzare il trauma che ogni fine di un rapporto comporta e ripartire sempre e soltanto da se stessi, proteggendo la propria serenità e non rivangando ad ogni occasione i torti o le ingiustizie subite, altrimenti cosa vi state separando a fare?