Social Network: più vittime in Italia che in Usa. Ed è boom Over 50
16 Settembre 2013 - di Claudia Montanari
ROMA – Social Network: più “vittime” in Italia che negli Usa. Secondo una ricerca di LiveXtension, la penetrazione americana dei social network è del 72% mentre in Italia arriva al 75%. Non solo, secondo il rapporto “State of the Media democracy” redatto dalla Deloitte e anticipato dal Corriere Economia, l’Italia è uno dei principali fruitori di servizi online e di dispositivi mobili come notebook, tablet e smartphone.
Per quanto riguarda i social network, il il dato che colpisce di più è l’analisi della diffusione dei social network per fascia d’età. Se in Italia la popolazione più anziana è decisamente meno digitale che altrove, quando utilizza internet è invece più social: oltre il 60% degli utenti internet italiani over 64 usa anche i social network. Negli Stati Uniti sono solo il 43%. Per quanto riguarda invece la fascia d’età 50-64: il 60% degli americani usa i social, mentre in Italia è il 75%.
Una verifica ulteriore di questo fenomeno, spiega LiveXtension in una nota, è stata effettuata confrontando i dati relativi al mese di luglio 2013 di Nielsen USA e di Audiweb per quanto riguarda l’uso dei social network. Pur con qualche differenza rispetto ai dati di Pew Research, il “vantaggio” italiano rimane: la penetrazione complessiva dei social network in America è del 63,4% e sui 50-64 del 65,4%. In entrambi i casi siamo lontani dai dati del nostro Paese, gli Italiani che navigano sui social network corrispondono al 73% e al 74,5% nella fascia 50-64 anni. Per quanto riguarda gli over 64 gli Stati Uniti si allineano al dato italiano del 60%.
A risentire di questa nuova tendenza è la televisione. Secondo il rapporto, infatti, 6 cittadini su 10 preferiscono internet come forma di intrattenimento.
Si legge su Tgcom24:
“La ricerca è stata condotta su un campione di 2mila persone, con età compresa tra i 14 e i 75 anni, corrispondente per l’Italia a circa 47 milioni di persone. Il primo dato di rilievo emerso dallo studio della Deloitte riguarda la tipologia di dispositivi mobili utilizzati quotidianamente per svago o lavoro. L’85% del campione usa un computer portatile, il 72% uno smartphone e il 38% usa un tablet. Un altro dato che emerge dal report è quello relativo al cosiddetto “appetito digitale”: il 31% del campione utilizza tutti e tre questi strumenti, sono coloro che vengono definiti “onnivori digitali”. Questo dato ci posiziona prima di Stati Uniti (26%), Regno Unito (25%) e Germania (22%). Per quanto riguarda l’intrattenimento, internet ha sorpassato la televisione che si attesta al 51% delle preferenze. Al terzo posto la lettura di libri, sia cartacei che ebook, che si ferma al 36%, seguita da quella dei quotidiani (32%)”.