Solo il 39,3% degli uomini pensa che una donna può sottrarsi a un rapporto sessuale non voluto
22 Novembre 2023 - di Silvia_Di_Pasquale
Solo il 39,3% degli uomini pensa che una donna possa sottrarsi a un rapporto sessuale se davvero non lo vuole. Quasi il 20% pensa che la violenza sia provocata dal modo di vestire delle donne. Il 48,7% ha almeno uno stereotipo sulla violenza sessuale. Questo il quadro che emerge dai primi dati provvisori maggio – luglio 2023 dell’indagine Istat “Stereotipi di genere e immagine sociale della violenza“.
Sebbene tra il 2018 e il 2023 si riducano gli stereotipi sui ruoli di genere, si allarga la distanza tra le opinioni degli uomini e delle donne. Risultano soprattutto le donne ad avere meno stereotipi. Corrispondono “le opinioni di uomini e donne sulla responsabilità attribuita alla donna in alcune circostanze”. Circa l’11% degli intervistati “ritiene che una donna vittima di violenza sessuale quando è ubriaca o sotto l’effetto di droghe sia almeno in parte responsabile”. E circa “il 10% ritiene che se una donna dopo una festa accetta un invito da un uomo e viene stuprata sia anche colpa sua”.
Gli stereotipi sui ruoli di genere più comuni risultano: “gli uomini sono meno adatti delle donne a occuparsi delle faccende domestiche” (21,4%), “una donna per essere completa deve avere dei figli” (20,9%), “per l’uomo, più che per la donna, è molto importante avere successo nel lavoro” (20,4%), “è compito delle madri seguire i figli e occuparsi delle loro esigenze quotidiane” (20,2%), “è soprattutto l’uomo che deve provvedere alle necessità economiche della famiglia” (17,2%). Meno diffusi sono gli stereotipi come: “è l’uomo a prendere le decisioni più importanti riguardanti la famiglia” (6,3%) e “una buona moglie/compagna deve assecondare le idee del proprio marito/compagno anche se non è d’accordo” (6,5%).
Il 16,1% delle giovani accetta il controllo dell’uomo sul cellulare
Il 16,1% delle giovani dai 18 ai 29 anni dichiara di “accettare ancora il controllo dell’uomo sulla comunicazione (cellulare e social) della propria moglie/compagna”. Questa idea è condivisa dal 10,2% delle persone. FONTE ANSA.