Sonia Gandhi, l’italiana, indiana d’adozione, che da sempre “rinnega” l’Italia
20 Marzo 2013 - di Claudia Montanari
NUOVA DELHI – “Inaccettabile la decisione di Roma. […] A nessun paese può o deve essere consentito di sottovalutare l’India”.
È lapidaria Sonia Gandhi, vedova dell’ex premier Rajiv, in merito al rifiuto dell’Italia a far rientrare in India i due marò Salvatore Latorre e Massimiliano Girone allo scadere del permesso il 22 Marzo.
Una decisione che, volente o nolente, apre una ferita già aperta soprattutto per Sonia Gandhi, l’esponente politico più potente dell’India, l’italiana che ha “rinnegato” l’Italia più volte.
E proprio in occasione della difficile storia tra Italia e India in cui l’affronto sembra essere l’ingrediente principale, Sonia Gandhi, proprio lei che fino ad ora aveva evitato uscite in pubblico, rompe le righe e si è fatta sentire.
Perché questa volta la posta in gioco è alta e cozza con il suo stesso nome, quel nome che porta le origini italiane e che è stato spesso al centro di polemiche soprattutto da parte dell’opposizione, che ha accusato più volte il Partito del Congresso di un comportamento ambiguo proprio in virtù delle origini italiane di Sonia.
Di “tradimento”, parla. Di “sfida” al governo indiano. Non ha mezze misure Sonia Gandhi per descrivere ciò che è appena accaduto con il caso marò.
Parole forti che arrivano ad appena una settimana dall’ultima accusa, fatta da un leader locale del principale partito di opposizione, secondo cui scrive “La Stampa”, Sonia Gandhi avrebbe fatto alcune manovre per aiutare i due militari italiani, mentre un deputato comunista in Kerala aveva ipotizzato che, in loro favore, lavorassero «mani segrete dell’Italia»”.
Un discorso dunque, quello di Sonia, che sembra quasi voler rievocare la sua non italianità. In fondo la rinuncia di Sonia alle sue origini italiane hanno fatto da sempre discutere. Nata a Lusiana, in provincia di Vicenza, nel 1946, incontra Rajiv Gandhi solo nel 1965. Per 19 anni dunque italiana. 19 anni d’Italia di cui ormai in lei non c’è più traccia. E non vi è traccia nemmeno nelle interviste. Nemmeno in quella fatidica prima intervista pubblica trasmessa nel lontano 20 Agosto 1999 dalla tv indiana Star Plus nel corso del programma “Star Talk”, in cui quando le chiesero quanto si sentisse indiana, esplicitamente dichiarò “Trovo questa domanda un po’ strana, perché naturalmente è difficile per la gente capire, perché molti non mi conoscono, ma io mi sento indiana. Non mi sento italiana neanche un po’. Mi sento completamente indiana. Amo l’ India. Amo la gente qui. L’ India è nel mio cuore”.
Il messaggio era chiaro.