Sorrento, animali vietati in spiaggia: ordinanza crea polemiche
24 Luglio 2013 - di Claudia Montanari
SORRENTO (NAPOLI) – Vietato far entrare cani nelle spiagge di sorrento. Lo decide un’ordinanza emessa dal sindaco Giuseppe Cuomo.
L’ordinanza prevede dunque il divieto di “condurre o far permanere qualsiasi tipo di animale, anche se munito di museruola o guinzaglio”.
Off limits per i cani sulle spiagge sorrentine e, benché questa non sia l’unica ordinanza emessa, è di certo quella che fa più scalpore.
Oscar Grazioli scrive su il Giornale:
“La brillante idea, espressa dalla giunta sorrentina, e realizzata dal primo cittadino, ovviamente contrasta non solo le battaglie degli animalisti, ma anche il comune buon senso delle persone che hanno un cane e vorrebbero portarselo con sé anche in vacanza, senza doverlo sacrificare notte e giorno presso la gabbia messa gentilmentea disposizione dall’albergo”.
Quello che fa più discutere, spiega Oscar Grazioli, è la motivazione di questa ordinanza:
“L’ordinanza» si difende il sindaco «non fa che riproporre i divieti già in vigore in una precedente delibera che risale al 2002 e alla quale abbiamo aggiunto altre direttive, dopo il passaggio dalla Capitaneria di Porto di Castellammare a quella di Napoli». Il ragionamento sarebbe questo.Visto che l’ammirazione precedente, magari di colore diverso, ha fatto una cazzata, ci sentiamo in obbligo di perpetrarla, così qualcuno non potrà dire che a Sorrento non ci sia una continuità amministrativa, sì insomma che i nuovi sindaci lascino il comune con dei vuoti nei regolamenti. Erano meglio i vuoti, ci creda, signor sindaco”.
Ma quella sul divieto ai cani di entrare in spiaggia non è l’unica ordinanza emessa. La stagione estiva 2013 prevede una serie di disposizioni generali, rivolte a bagnanti e agli stabilimenti, e diverse prescrizioni.
Tra queste, il divieto di praticare qualsiasi gioco “salvo nelle zone debitamente attrezzate dai concessionari”, e ancora: divieto di campeggiare; di lasciare natanti in sosta; di lasciare dopo il tramonto ombrelloni, sedie, sdraio o tende; fare pubblicita’ attraverso la distribuzione di volantini o manifesti e gettare in acqua o sugli arenili rifiuti di qualsiasi genere.