La nuova spesa anti-crisi: aperitivi e feste in casa
26 Marzo 2012 - di Claudia Montanari
ROMA- Che dire, la crisi c’è, e si sente. Le famiglie italiane sempre più spesso si stanno trovando a dover rinunciare ai piccoli lussi che fino a qualche anno fa potevano concedersi. Settimane bianche e vacanze al mare in testa, secondo i sondaggi a farne le “spese” (in tutti i sensi) sono anche le cene fuori ed i piccoli svaghi. Ma, sempre secondo i sondaggi, esiste una piccola serie di cose per cui gli italiani non hanno proprio fatto a meno, ne hanno aumentato i consumi.
Si legge su “la Repubblica” come “guardando agli scontrini del 2011 gli italiani hanno acquistato tutto ciò che occorre per fare gli aperitivi a casa, dalle patatine aromatizzate ai drink, dalla birra analcolica al pane per tramezzini. Hanno comprato più degli anni passati ingredienti per fare dolci e gli addobbi per fare feste in casa”.
Insomma, sembra proprio che l’italiano abbia perso la voglia di uscire a festeggiare… ma non di festeggiare. E come si dice “se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto” ed ecco che ci si organizza e si riscopre il valore dello stare in casa. “È il recupero della dimensione domestica, la necessità di risparmiare che induce a tornare ai riti familiari. Le famiglie stanno più tempo in casa, spendono di più per colazioni, aperitivi, dolci e feste -spiega Nicola De Carne, manager del centro di ricerca Nielsen-. Un aspetto di questa è l’enjoy cooking, il piacere di cucinare, che ha visto in un mercato degli elettrodomestici che va malissimo il buon risultato di oggetti come frullatori, tostiere, tritatutto.”
Ma, si legge su la repubblica, il vero “piccolo” peccato per cui gli italiani non riescono proprio a fare a meno è la cosmetica: “cofanetti per il trucco, creme anti rughe, smalti, tutti prodotti che non conoscono crisi, con imprevedibile impennata anche per ciò che riguarda l’igiene dei piedi”.