Spose bambine: lo studio è il vero lusso che potrebbe salvarle
8 Maggio 2014 - di Mari
ROMA – Moda? Shopping? In molti Paesi il vero lusso è poter studiare e andare a scuola. Il caso delle giovani studentesse rapite in Nigeria dal gruppo integralista islamico Boko Haram (il cui nome significa: “l’educazione occidentale è peccato”) è solo l’ultima dimostrazione. Le prime ad essere escluse dagli studi sono le bambine. Su 57 milioni di bambini che non hanno accesso alla scuola primaria più della metà, 30 milioni, sono femmine, secondo i dati dell’Istituto di Statistica dell’Unesco. E ben 65 milioni di piccole non hanno accesso ad alcun tipo di studio. Così molte di loro vengono offerte come spose ad uomini che hanno spesso il doppio se non il triplo della loro età.
Nei Paesi in via di sviluppo, spiega la Onlus Plan, chi viene escluso dalla scuola ha un profilo comune: è una bambina povera che vive nelle aree rurali e appartiene a un gruppo etnico discriminato o escluso. Le cause dell’abbandono degli studi sono varie: l’incapacità delle famiglie di comprendere il valore dell’istruzione, considerata di gran lunga secondaria all’immediata utilità di una bimba che aiuta nelle faccende domestiche, ma anche il rischio di subire violenze a scuola o nel tragitto che le piccole devono percorrere per raggiungere la scuola. Spesso, però, il motivo per cui le bambine non vanno a scuola è che sono date in sposa.
Il matrimonio prematuro è una violazione dei diritti umani delle bambine, in quanto non solo le priva del diritto all’infanzia, ma porta con sé violenze, abusi, rapporti sessuali forzati, con conseguente rischio di malattie a trasmissione sessuale, di gravidanze premature e di morte in giovane età.
Ogni giorno nei Paesi in via di sviluppo 39.000 bambine si sposano. Di queste, una su tre ha meno di 18 anni, e una su nove meno di 15 anni. Del resto in ben 146 Paesi nel mondo le bambine sotto i 18 anni possono sposarsi, con il consenso dei genitori, contro i 105 Paesi in cui il fenomeno coinvolge anche i bambini maschi. Secondo i calcoli diffusi dalla Organizzazione Plan, se nulla fermerà questo processo entro il 2020 saranno 140 milioni le bambine spose.
A portare a tutto questo c’è, di base, una forte discriminazione verso le femmine e l’assenza del rispetto dei bambini. Per cui se nasci femmina e sei piccola sarà molto più difficile che qualcuno rispetti i tuoi diritti rispetto ad un bimbo maschio o ad un adulto, di qualunque sesso.
I matrimoni prematuri sono molto più diffusi nelle aree rurali dei Paesi in via di sviluppo, in famiglie con una scarsa se non nulla istruzione. In questi contesti le bambine vengono viste come poco utili alle necessità della famiglia, vengono offerte in spose e così esposte al rischio di contrarre malattie sessualmente trasmissibili (inclusa l’AIDS) e di restare incinte quando ancora il loro corpo non si è formato, con il conseguente rischio di morte, di aborti e di emorragie post partum.
Solo con una adeguata istruzione questo fenomeno può essere limitato, e se ne possono arginare gli effetti più tragici. Le stesse statistiche dicono che le donne con un’istruzione secondaria o superiore hanno meno probabilità di subire violenze rispetto a coloro che non sono istruite o hanno ricevuto un’istruzione primaria, mentre gli uomini con diploma secondario o superiore hanno meno probabilità di infliggere violenza rispetto agli omologhi non istruiti o con la sola licenza primaria.
Le ricerche condotte da Plan (Report Because I am a Girl 2012) dimostrano che, se le adolescenti frequentano la scuola e acquisiscono vere abilità, troveranno un lavoro migliore e migliori guadagni, si sposeranno più tardi e avranno meno figli e più sani. Nel lungo termine, l’istruzione secondaria protegge le ragazze dall’HIV e AIDS, da molestie sessuali e dal traffico di essere umani. E questo è davvero il maggior lusso in moltissimi Paesi.