Tacchi alti in Borsa: Jimmy Choo, scarpe di Sex & The City, si quota a Londra
24 Settembre 2014 - di Claudia Montanari
LONDRA – Tacchi alti? Da oggi… sempre in Borsa! Jimmy Choo, il marchio di scarpe amato da numerose celebrity e divenuto famoso in tutto il mondo grazie alla serie tv “Sex & The City”, si quota in Borsa a Londra.
Il debutto di Jimmy Choo in Borsa è previsto per il mese di ottobre. A confermare l’imminente quotazione di Jimmy Choo è stato l’azionista Jab Holdings che intende vendere almeno il 25% del capitale (non verranno emessi nuovi titoli) La valutazione dovrebbe aggirarsi intorno ai 700 milioni di sterline.
Jimmy Choo, la strabiliante storia del marchio:
Tutto ha inizio con Tamara Mellon che nel 1996 ha fondato, in partnership con l’artigiano di scarpe Jimmy Choo, l’omonima azienda di calzature divenuta famosa in tutto il mondo.
Ma andiamo con ordine. Per Tamara l’avventura nel campo delle calzature è iniziata mentre lavorava per Vogue come responsabile della sezione accessori. A quel tempo non vi erano in circolazione scarpe che le piacessero davvero. Detto fatto, Tamara decide di disegnare lei stessa i modelli che le sarebbe piaciuto indossare e farseli realizzare da un artigiano. Il nome? Ovviamente, Jimmy Choo. Grazie a un prestito chiesto a suo padre, nel lontano 1996 Tamara decide di fondare insieme all’artigiano la Jimmy Choo, azienda che diventerà poi famosa in tutto il mondo.
Ora Jimmy Choo è uno dei marchi di scarpe più amati dalle donne e le ragazze di mezzo pianeta ed è pronto a scendere in Borsa. Gli azionisti di Jab Luxuri spiegano in una nota:
“La strategia di crescita di Jimmy Choo sarà portata avanti senza compromettere l’esclusività del brand”.
Adesso Jimmy Choo è un marchio di moda di lusso a 360 gradi. Se le scarpe da donna rimangono il “cuore” delle attività, l’offerta comprende anche borse, sciarpe, occhiali da sole, occhiali, cinture e profumi.
E Jimmy Choo a tutte le carte in regola per essere quotato in Borsa: la società ha iniziato il 2014 con uno slancio decisamente positivo. Lo testimonia la crescita del giro d’affari che nei primi sei mesi dell’anno si è attestato a 150,2 milioni di sterline, in rialzo del 9,4% a tassi di cambio costanti rispetto all’analogo periodo nel 2013. Lo scorso anno era stato archiviato con un fatturato di 281,5 milioni di sterline.