SYDNEY – Tatuarsi a 80 anni per la prima volta: la scelta di nonna Jan. Ha deciso di farsi scrivere sulla spalla il nome della figlia, morta 4 anni fa. Da allora ogni anno torna dal tatuatore, per aggiungere qualche dettaglio. La parola scelta è “Shell” (in inglese «conchiglia», appunto), diminutivo di Shelley, il nome di sua figlia, venuta a mancare nel 2011, a 56 anni. L’83enne Jan Bearman, che non è mai stata una tattoo-addicted, è riuscita a trovare un modo, a sua parere indolore, per portare sempre con sé il ricordo della figlia.
«Prima di perdere la mia “bambina” – spiega la donna – non avrei mai sognato di farmi fare un tatuaggio. Ma la morte di Shell, che era una persona favolosa, mi ha lasciato un solco nel cuore che non è mai stato riempito. Cose come questa si fanno come se fossero un “monumento”: io in questo modo sento di portare ancora qualcosa di lei con me».
Ogni anno, nel giorno del suo compleanno, la nonnina torna dal tatuatore per aggiungere qualche particolare al suo disegno. E’ allo stesso tempo consapevole del fatto che potrebbe essere sempre l’ultima volta per via della sua età. “Mi piace pensare che Shell, guardando la mia spalla tatuata, farebbe un sorriso”, ha dichiarato Jan.
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