Top Gun, Charlie esiste: è Christine Fox, vicepresidente Pentagono
5 Dicembre 2013 - di Claudia Montanari
NEW YORK – Charlie, la scienziata sexy di Top Gun esiste davvero, si chiama Christine Fox ed è appena stata nominata vicepresidente del Pentagono. Ha fatto impazzire il mondo intero la donna protagonista femminile di “Top Gun” che ha fatto girare la testa ai piloti della Us Navy. E se quella donna, simbolo di un film che ha fatto la storia del cinema, esistesse davvero? Se quella donna in carriera avesse un volto (in senso figurato, s’intende) reale? Gli amanti di Charlie sono avvisati: Hollywood quel personaggio non l’ha creato ma l’ha copiato.
Si legge sul Corriere della Sera:
“Si chiama Christine Fox, da pochi giorni è stata nominata vice segretario alla Difesa ad interim. Oggi non consiglia più i piloti come analista civile del Pentagono, ma partecipa all’elaborazione della strategia e del budget. Il posto più alto mai raggiunto da una donna. Una posizione temporanea in attesa che trovino un altro vice per Chuck Hagel, un ruolo comunque importante”.
Ma come ci è finita Christine a prestare la sua “figura” a quello che è diventato poi uno dei film più amati degli anni ’80 e non solo?
“La vita di Christine incrocia quella del cinema nel 1986. I produttori Don Simpson e Jerry Bruckheimer la scovano a Miramar, vicino a San Diego, una delle installazioni della Marina dove assiste i piloti che verranno poi destinati a portaerei e basi attorno al mondo. Lei è un’esperta di missili, radar, apparati elettronici. E sul suo profilo ritagliano quello – sexy e professionale – di Charlie, protagonista di molte scene con un pilota pronto a tutto, Maverick, interpretato da Tom Cruise. Esce il film, un grande successo. All’epoca il settimanale People racconta chi è davvero Christine citando le parole degli aspiranti Top Gun: «Ha l’impatto di un attacco preventivo». La temevano e la stimavano. Nelle aule si faceva rispettare”.
Mondo del cinema a parte, la carriera di Christine poco ha a che vedere con la maliziosa Charlie. A forza di numeri e disciplina, la Fox ha proseguito la sua carriera su vari scenari ed incarichi. È diventata prima analista al Comando delle Operazioni navali, poi responsabile di un centro ricerche dell’Us Navy:
“I superiori non si sono dimenticati della sua competenza e quando si è aperta la posizione di numero due, Hagel ha pensato a lei. Una scelta accompagnata da molti elogi per le capacità manageriali e l’abilità ad affrontare le sfide in questo periodo di difficoltà. Nulla di «esotico» o emozionante. Nessun rombo di tuono lasciato dai jet in decollo. La Fox si è dovuta occupare di conti, tagli e bilancio. Freddi numeri, ben lontani dalle atmosfere del famoso film ma che fanno sudare comunque chi amministra il grande apparato”