Tumore al seno: scoperta proteina alleata delle metastasi
3 Settembre 2014 - di Claudia Montanari
MILANO – Si chiama osteopontina ed è stata identificata come la proteina chiave per quanto riguarda le metastasi del tumore al seno. Un team di ricercatori dell’Istituto nazionale tumori di Milano ha scoperto come l’osteopontina svolga un duplice ruolo a livello cellulare.
Il ruolo chiave di questa proteina viene spiegato in maniera chiara da Laura Asnaghi che su Repubblica scrive:
“L’osteopontina, di solito fondamentale nella regolazione di processi fisiologici, è una grande alleata delle cellule malate e fa loro da scudo mentre si sviluppano e proliferano. Il “lato oscuro” dell’osteopontina che favorisce le metastasi nel tumore al seno, è spiegato nei minimi dettagli su Cancer Research , la rivista scientifica che pubblica i risultati dello studio effettuato dai ricercatori dell’Istituto dei Tumori.
Il lavoro, firmato da Claudia Chiodoni e dal gruppo di ricerca guidato da Mario Paolo Colombo, il direttore della Struttura complessa di Immunologia molecolare, è stato condotto prima in laboratorio su piccole cavie e poi esteso all’analisi delle metastasi polmonari di donne con carcinoma al seno. In queste metastasi, a conferma di quanto scoperto, è stata evidenziata la presenza di cellule mieloidi contenenti osteopontina“
Gli esperti hanno spiegato:
“L’osteopontina prodotta dalla cellula tumorale ne assicura la sopravvivenza in un ambiente ostile mentre quella trattenuta all’interno dei globuli bianchi contribuisce a proteggere le cellule tumorali che stanno formando la metastasi dall’attacco del sistema immunitario”.
Questa scoperta è molto importante perché, di fatto, svela la chiave che favorisce le metastasi del cancro al seno. Inoltre, come spiegano gli esperti, questa nuova scoperta sarà rilevante per sviluppare futuri farmaci in grado di contrastare le molteplici azioni dell’osteopontina nello sviluppo delle metastasi. Il professor Mario Paolo Colombo ha spiegato:
“L’identificazione dei meccanismi responsabili della proliferazione metastatica e delle cellule, tumorali e non, è di grandissima rilevanza perché di fatto è stato individuato un nuovo possibile bersaglio per le terapie”
Si legge su Repubblica:
“Lo studio dei ricercatori milanesi è considerato dalla rivista Cancer Research di “vitale importanza”, proprio perché può migliorare la ricerca di una cura più efficace del tumore al seno. Infatti, nonostante i recenti progressi nella prevenzione e nella diagnosi precoce del cancro al seno e le nuove cure, le metastasi di questo tipo di tumore rappresentano una delle maggiori cause di decesso fra le donne. «Questo studio — commenta Marco Pierotti, il direttore scientifico dell’Istituto dei Tumori — svela il micro-ambiente entro il quale il tumore cresce e può generare metastasi e in più chiarisce come certi modelli di studio nell’animale sono insostituibili nel progresso della ricerca sui tumori dell’uomo»”