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UE, cambiano regole per etichette di insalata in busta e frutta secca: obbligo di origine per maggiore trasparenza

Nuove regole per le etichette di insalata in busta, frutta secca, funghi non coltivati e altri alimenti in Europa. Il Regolamento Delegato (UE) 2023/2429, recentemente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, introduce nuove disposizioni che obbligano i produttori a indicare l’origine di questi prodotti. L’obiettivo è chiaro: fornire una maggiore trasparenza ai consumatori.

Etichette, nuove regole: obbligo di origine

Frutta secca, insalata in busta, zafferano e funghi non coltivati saranno ora contrassegnati con l’indicazione del paese di origine. Questa mossa, parte del Regolamento Delegato (UE) 2023/2429, rappresenta un avanzamento significativo negli standard del settore ortofrutticolo. L’Unione Europea, con queste nuove disposizioni, mira a offrire un’identificazione chiara dell’origine di tali prodotti, contribuendo a prevenire scambi errati o frodi, soprattutto quando si tratta di alimenti importati erroneamente associati a un’origine italiana.

L’importanza della visibilità dell’origine

Le indicazioni sull’origine devono essere visibili sull’imballaggio e/o sull’etichetta, secondo le norme di commercializzazione. Questo è un passo cruciale per evitare frodi e assicurare che i consumatori ricevano informazioni chiare prima dell’acquisto. Per prevenire possibili inganni, l’indicazione del paese d’origine deve essere più evidente rispetto a quella del paese dell’imballatore.

Prodotti obbligati all’etichettatura di origine

Il Regolamento Delegato (UE) 2023/2429 specifica i prodotti soggetti a questa nuova normativa. Questi includono funghi non coltivati, capperi, mandorle amare, mandorle sgusciate, nocciole sgusciate, noci comuni sgusciate, pistacchi sgusciati, noci macadamia sgusciate, pinoli sgusciati, noci di pecàn, altra frutta a guscio, banane plantano essiccate, agrumi secchi, miscugli di noci tropicali, miscugli di altra frutta a guscio e zafferano.

Quando si applicheranno le nuove etichette

L’entrata in vigore di questa nuova etichettatura non sarà immediata. Il Regolamento Delegato diventerà operativo dal primo gennaio del 2025. Fino ad allora, rimarrà un periodo di transizione. È importante notare che questa normativa non coprirà altri cibi, come succhi di frutta, marmellate, legumi in scatola, pane e biscotti, lasciando aperta la questione sulla loro origine.

Italia in prima linea per la qualità

L’Italia, nota leader europeo nella qualità alimentare, ha già anticipato le politiche alimentari comunitarie con etichette “Made in Italy” obbligatorie per una vasta gamma di prodotti. Queste regole, attualmente in vigore, includono indicazioni sulla provenienza per alimenti come latte, passata di pomodoro, formaggi, salumi, riso e pasta. La Coldiretti, l’associazione agricola italiana, sottolinea l’importanza di prorogare queste regole entro il 31 dicembre 2023, proteggendo così l’etichettatura chiara e la reputazione di qualità dell’Italia. L’obiettivo è mantenere alto il livello di trasparenza e tracciabilità per i consumatori, preservando al contempo l’autenticità dei prodotti italiani.

Claudia Montanari

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