Il giallo dell’uomo misterioso: conosce 5 lingue ma non il suo nome. Chi é?
10 Aprile 2014 - di Claudia Montanari
OSLO – È mistero per un uomo senza memoria che è stato ritrovato a dicembre in pessime condizioni in mezzo a un cumulo di neve a Oslo, in Norvegia. La notizia viene riportata dal Daily Mail.
L’uomo misterioso, che per comodità si fa chiamare John Smith ma che non conosce o non ricorda assolutamente il suo vero nome, adesso ha bisogno di noi e del noto “tam-tam” dei Social Network che in varie occasioni, grazie al “passaparola” hanno potuto dato una mano. Il fantomatico ragazzo, di circa 20 anni, è stato ritrovato in mezzo alla neve a Oslo. Quando si è risvegliato dal coma non ricordava nulla della sua identità ma i medici hanno scoperto che parla un inglese perfetto. Lui però non ha idea di chi sia e da dove provenga.
Il ragazzo è stato trovato a dicembre con un cocktail di farmaci in corpo e tagli sui suoi polsi, il che fa pensare che potrebbero essere stati legati con delle corde. Non si conosce ancora la sua provenienza. Potrebbe essere norvegese, ma anche Ceco visto che conosce benissimo la lingua. Ma capisce anche lo slovacco, il polacco e il russo.
L’uomo misterioso sta dando “filo da torcere” alla polizia norvegese, che non riesce a risolvere questo caso. Così, dopo aver coinvolto l’Interpol nelle indagini, la polizia di Oslo ha diffuso una sua fotografia nel tentativo di identificarlo, chiedendo l’aiuto della popolazione.
Il fantomatico “mister X” ha detto al canale norvegese NRK:
“I tagli che avevo erano profondi e ci sono voluti diversi mesi prima che le mie ferite guarissero. Mi pare abbastanza ovvio che le mie mani erano state legate insieme. Ero paralizzato e non riuscivo a parlare. Ma il dottore ha detto che avevo diversi farmaci in corpo. Sono disperato, spaventato e non voglio niente di più che uscire da questa situazione. Penso di essere della Repubblica Ceca, è la lingua che capisco meglio. Capisco anche il polacco, lo slovacco e il russo. Ma penso e sogno in inglese’.
Ha trascorso tre giorni in coma prima che si svegliasse. La polizia ha preso le sue impronte digitali e rilasciato la sua foto all’Interpol, ma le indagini finora non sono approdate a nulla:
“Almeno so che non sono un criminale, anche se quasi quasi lo vorrei essere. Almeno avrebbero scoperto chi sono. Mi sono svegliato con un infermiere accanto a me, e non lo capivo, gli ho chiesto di parlare con me in inglese. Non mi ricordavo nulla. Non è poi stato così divertente quando mi ha chiesto come mi chiamavo e non riuscivo a ricordarlo”
Come si legge nelle informazioni diffuse dalla polizia, il ragazzo è alto 187 centimetri, ha gli occhi azzurri e i capelli biondo scuro. È stato trovato a dicembre, in pessime condizioni, in mezzo alla neve nella capitale norvegese. Non aveva con sé alcun documento di identificazione. Nell’attesa di ricostruire la propria storia, ha assunto il nome di John Smith.