Utero artificiale: cos’è e come funziona
26 Aprile 2017 - di Claudia Montanari
ROMA – Utero artificiale: cos’è e come funziona. Un utero artificiale sviluppato dai ricercatori dell’Ospedale pediatrico di Philadelphia ha ottenuto un risultato incredibile: la sopravvivenza ha raggiunto 4 settimane, il tempo più lungo mai conseguito. La notizia fa notizia perché questo è un risultato che può trasformare le cure per i bambini prematuri. Ma cosa è un utero artificiale, e come funziona?
L’utero artificiale è un dispositivo rimasto fino ad ora “ipotetico” (in quanto ancora non è stato realizzato) che si studia da più di 30 anni. Già nel 1996 il New York Times parlava in un articolo di ricerche per poter riprodurre un utero in modo artificiale. In sostanza si tratta di un dispositivo che permette la crescita e lo sviluppo di un embrione all’esterno di un organismo di sesso femminile. Un dispositivo di questo tipo è fondamentale in tutti quei casi in cui la donna non possa, per qualsiasi motivo, portare a termine lo sviluppo del feto.
L’utero artificiale sviluppato dai ricercatori dell’Ospedale pediatrico di Philadelphia è diverso dalle attuali incubatrici. Si tratta di un contenitore in polietilene riempito di liquido amniotico, ed è stato sperimentato sugli agnelli, perché i loro polmoni allo stadio prenatale si sviluppano in modo simile a quello dei bambini. Ebbene, l’utero in questione è sopravvissuto per 4 settimane e questo risultato potrebbe rivoluzionare le cure per i bambini prematuri. Alan Flake, a capo della ricerca, ha infatti spiegato: “Questo sistema offre una tecnologia che al momento non esiste“. I feti sono cresciuti a temperatura controllata, in un ambiente quasi sterile, respirando il liquido amniotico, come avviene nell’utero: “I polmoni dei feti funzionano con il liquido, e noi abbiamo imitato questo tipo di ambiente, consentendo a questi e gli altri organi di svilupparsi“, ha dichiarato Marcus G. Davey, uno dei ricercatori.