Valérie Trierweiler choc: “Francois Hollande mi tempesta di sms d’amore”
3 Settembre 2014 - di Claudia Montanari
PARIGI – La vendetta è un piatto che va servito freddo e Valérie Trierweiler lo sa bene. E quale vendetta migliore se non quella di far sapere al mondo intero che l’uomo che meno di 1 anno fa ti ha tradito, in realtà, sembra pentito e cerca di riconquistarti? La pubblicazione del libro-bomba della giornalista Valerie Trierweiler, dal titolo “Grazie per questo momento”, è agli sgoccioli: uscirà domani 4 settembre in Francia e promette di fare il giro del mondo.
Tra le gustose anticipazioni vi sono da un lato il racconto della storia dell’ex Premiere Dame nei drammatici giorni in cui è finita su tutti i giornali la relazione di Hollande con Julie Gayet. Dall’altro, i presunti tentativi di Hollande di ricucire i rapporti con Valerie.
Come riporta l’Ansa, Valerie avrebbe confessato nel libro:
“Mi manda messaggi d’amore. Mi scrive che sono tutta la sua vita, che non può far niente senza di me”.
La Trierweiler non lascia nulla al caso e rincara la dose dichiarando che Hollande le invia “fino a 29 sms al giorno”. Ancora, secondo l’ex Premiere Dame, Hollande “vuole tornare con me quale che sia il prezzo che dovrà pagare”.
È il Paris Match a pubblicare un estratto del libro in cui Trierweiler mette a fuoco anche i giorni in cui è esplosa la notizia della presunta relazione di Hollande con Julie Gayet:
“La notizia di Julie Gayet è il primo titolo dei notiziari del mattino. Io crollo, non ce la faccio a sentire, mi precipito in bagno. Afferro il sacchetto di plastica con i sonniferi… Francois mi segue e tenta di strapparmi il sacchetto”
I particolari presenti nel libro pubblicati in anteprima su Paris Match non sono probabilmente un caso visto che la Trierweiler scrive proprio per Paris Match. Ancora, su legge:
«Con il sacchetto dei sonniferi in mano corro in camera. Lui lo prende e il sacchetto si strappa. Le pillole cadono sul letto e sul pavimento. Riesco a prenderne alcune. Ingoio quelle che posso. Voglio dormire, non voglio vivere le ore che stanno per arrivare. Sento la burrasca che si sta per abbattere su di me e non ho la forza di resistere. Voglio scappare. Perdo conoscenza»
Valerie racconta tutto, come una furia:
“Mi manda messaggi d’amore. Mi scrive che sono tutta la sua vita, che non può far niente senza di me. Mi dice che ha bisogno di me ogni sera mi chiede di cenare con lui”
Quando gli sms si sono intensificati Valérie racconta di aver cominciato ad interrogarsi:
“Crede a quello che scrive? O sono l’ultimo capriccio di un uomo che non sopporta di perdere?”.
Secondo Catherine Schwaab, la caporedattrice di Paris Match che ha letto il libro e che oggi lo anticipa
“Fra un appuntamento con Obama e un altro con Putin, il presidente le manda sms freneticamente, trova il tempo di farle spedire fiori nella sua stanza d’albergo senza che lei gli abbia comunicato dove si sarebbe fermata!”
Non solo, Valerie parla anche delle altre First Lady. In merito all’episodio el selfie di Obama con la premier danese durante i funerali di Mandela in cui Michelle è apparsa infastidita, ha detto:
“Osservo il volto di Michelle e mi rallegro di non essere l’unica gelosa. Nel corso della cerimonia l’immagine del presidente Obama che fa un selfie con la bionda premier danese fa il giro del mondo. Io osservo il volto scuro di Michelle, al suo fianco, e mi piace ancora di più. Mi rallegro di non essere l’unica gelosa. Si’, gelosa sono gelosa, come lo sono stata con ogni uomo che ho amato. Non riesco a non esserlo quando sono innamorata”.
Nel suo libro Valerie parla anche dei tempi in cui Hollande era ancora fidanzato con Ségolène Royal, ex compagna e madre dei 4 figli di Hollande:
“Ero con lui, stavamo parlando di tutto, ridevamo. All’improvviso ho visto arrivare Ségolène Royal che puntava verso di noi. Ho avvertito François che girava le spalle all’ingresso del ristorante. Lui credette a uno scherzo, fino a quando lei non è venuta a sedersi al nostro tavolo. È glaciale: ‘eccovi qua, spero di non disturbarvi’. François è incapace di pronunciare una sola parola. Sono io a risponderle: ‘stavamo parlando di Tour de France’. E lei, ‘smettetela di prendermi in giro!“