Vasco rossi si dimette da rockstar e va alla Scala
3 Aprile 2012 - di Claudia Montanari
MILANO – Vasco Rossi va alla Scala ma non dimentica gli stadi. Debutterà il 3 aprile al Piermarini il balletto ‘L’altra meta’ del cielo’, con 13 dei suoi brani più famosi riarrangiati da Celso Valli e reinterpretati da lui, una colonna sonora che e’ anche un album in vendita da oggi. Ma assicura che non smettera’ di scrivere canzoni, ne’ di fare concerti. Anzi ha gia’ scritto dei pezzi ”alcuni – ha scherzato nella conferenza stampa di presentazione alla Scala – talmente belli che sono rimasto allibito”.
Per ascoltarli pero’ si dovra’ aspettare perche’ il nuovo Vasco che si e’ dimesso da rockstar non prende impegni a lungo termine. Per onorare quello con la Scala, comunque, si e’ chiuso per tre mesi in uno ”stupido hotel”. Il risultato e’ ”il disco – ha spiegato che ho cantato meglio, in un colpo solo” ha raccontato Vasco. Inizialmente non aveva l’energia necessaria al momento giusto poi un giorno ”non ho pensato un cazzo ed e’ venuto benissimo”.
Era da tempo che il rocker non faceva uscite pubbliche, dalla cancellazione dei concerti a fine estate seguita dal ricovero in clinica. Ieri e’ tornato in pubblico consegnando dieci borse di studio all’Accademia della Scala e oggi, ai giornalisti ha detto che prima non conosceva la malattia, ”gennaio e febbraio sono stati il periodo piu’ brutto” della sua vita ”ma quei periodi li’ non ci saranno piu’. Non sono malato, sono guarito”.
E questo lo testimonia anche un piccolo cambio nel look con i capelli ai lati tirati verso l’alto con il gel.
”Ho pensato di metterli cosi’ – ha detto – e dico che ho un diavolo per capello”. Piu’ che arrabbiato, Vasco e’ sembrato soddisfatto dopo aver visto la prova generale del balletto, anche se ha chiesto di alzare il volume della musica alla prima. Gli avevano proposto di cantare dal vivo ma non ha voluto. ”Sarebbe stato assurdo – ha spiegato -. Avrebbero guardato me e non il balletto: sono nato bello”. E ha avvertito che anche l’album ”non va ascoltato come un disco di Vasco Rossi. Va ascoltato come un disco di musica classica e cosi’ si apprezza il lavoro di Celso e le mie interpretazioni”.
Sonorita’ con citazioni di Ravel, Debussy, Gershwin che hanno trasformato grandi classici. A pensare alla coreografia, che mette in scena l’evoluzione di tre tipi di donne la sognante Albachiara (Sabrina Brazzo), l’indipendente Susanna (Beatrice Carbone) e la concreta Silvia (Stefania Ballone) attraverso quattro momenti della loro vita – e’ stata l’americana Martha Clarke Martha Clarke, che finora non aveva mai sentito parlare di Vasco. La Scala lo ha scelto per allargare il proprio pubblico e il direttore del balletto, Makhar Vaziev, ha annunciato che ci sono molte richieste e probabilmente si fara’ una tournee in tutta Italia. Per chi non assistera’ dal vivo, al cinema (dove verra’ proiettato) o non lo vedra’ in diretta su Rai 5, resta sempre l’album.
Il primo della sua nuova vita, in cui potrebbe esserci anche un film, non solo come regista con Stefano Salvati, ma anche come attore. ”Ci penso da tanto pero’ – ha sottolineato – mi piace fare le cose per bene. C’e’ voluto tempo per imparare a fare la rockstar e sono il piu’ bravo sul palco. E voglio imparare a farlo come gli attori americani, che recitano con tutto il corpo non solo con la faccia come gli italiani”. Conclusione? ”Il titolo ieri era Emilio Fede, oggi e’ Vasco alla Scala, a meno che anche Co.