TORINO – Ci sono brividi che solo il palco sa darti e Vasco Rossi lo sa. Non vedeva l’ora di calcaro di nuovo, quel palco, e dopo due anni, due lunghissimi anni di assenza Blasco è tornato.
Lo ha fatto come al suo solito in grande stile, all’Olimpico di Torino sotto un temporale che nulla ha potuto contro gli animi ardenti dei 40 mila fan in visibilio per lui. “Ciao a tutti, bentornati, bentrovati, tutto è bene ciò che finisce bene” ha esordito. Il peggio lo ha lasciato alle spalle, il grande Vasco: davanti a lui solo speranza, voglia di vivere e quegli occhi “azzurro Vasco” che fanno sognare.
E ha fatto sognare di nuovo davvero il rocker di Zocca quando sembrava di voler volare, agitando le braccia, e togliendosi i suoi iconici occhiali da sole ha salutato l’immenso pubblico che è esploso in un boato di gioia.
Marinella Venegomi scrive su “La Stampa“: “In più di due ore ha sbandierato davanti a quasi 40 mila persone, mentre la notte si faceva più clemente, la gioia del ritorno e la voglia di un clima di festa che risollevi gli animi della gente provata da tanta crisi: ma anche la rabbia che quella crisi suscita, facendo venire la voglia di tirar su il morale, di consolare, di spronare. Ha messo in scaletta, cominciando con la discussa L’uomo più semplice qui risuonante come un invito giovanilistico al divertimento, temi e musiche che parlano del suo rapporto non con il pubblico, ma con ciascuno di coloro che lo stanno ad ascoltare. Quella gente pazza di lui («Tu vivi solo per me») che saluta finalmente con un proverbio: «Tutto è bene quel che finisce bene». Ci sono pezzi classicissimi come “Siamo soli” e “Ogni volta” , la rara “Starò meglio di così” , una furibonda “Manifesto” futurista della nuova umanità , intrigante nel testo ma chissà perché le parole vengono fatte fuori dal suono alto e dalla batteria. A volte si ha paura delle cose intelligenti”.
Tanti gli striscioni di “bentornato” per lui, e Vasco è tornato, è tornato davvero. La passione e il vigore sono sempre gli stessi, dopo due anni di incubo per lui e per i fan il rocker c’è ed il pubblico pure. Il palco è di nuovo suo, l’energia è un fiume in piena: “Vasco è in palla, la pronuncia netta è il primo termometro del benessere, gli occhi ironici il secondo. Tiene la palla, pare ben deciso a riprendersi lo scettro di rockstar dopo dimissioni troppo affrettate e in un momento un po’ così” scrive Marinella Venegomi.
L’abbigliamento? Anche l’abbigliamento era quello di sempre: cappellino con visiera, giubbotto di pelle e inseparabili sneaker rosse.
Vasco è tornato.
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