Donna abusata contro giudici: “Al mio stupratore permesso di vedere figlio nato da violenza”
29 Novembre 2018 - di Silvia_Di_Pasquale
ROTHERHAM – Donna abusata contro i giudici: “Al mio stupratore il permesso di vedere figlio nato da violenza”. Sammy Woodhouse aveva 14 anni quando è stata violentata da Arshid Hussain, condannato a 35 anni di carcere nel 2016. L’uomo, di origini pakistane, è stato contattato dai servizi sociali di Rotherham, in Inghilterra, che lo scorso anno lo hanno informato della possibilità di fare visita al figlio. Una decisione che ha scioccato Woodhouse. La donna ha descritto Hussain come “un pericolo per me stessa e gli altri bambini”. In un video pubblicato su Twitter ha esortato il governo a “cambiare la legge (il Children’s Act del 1989) in modo tale che gli stupratori non possano avere contatti con i bambini nati dalle loro violenze”. Il ministero della Giustizia britannico ha reso noto che si occuperà del caso.
Hussain, all’epoca dei fatti 25 anni, era uno dei tre fratelli dietro l’abuso sessuale di più di 50 ragazze, tra cui Woodhouse, che oggi ha rinunciato all’anonimato per aiutare altre vittime. Sammy, 32 anni, quando il suo stupratore è stato incarcerato pensava che per lei potesse aprirsi una nuova fase della sua vita, ma così non è stato. Parlando al programma condotto da Victoria Derbyshire, Woodhouse ha dichiarato: “Siamo costantemente vittime di ritorsioni e come vittima di uno stupro mi viene costantemente detto ‘beh, in realtà, lui ha i suoi diritti umani’. E i miei diritti umani? E i diritti umani delle altre persone e i nostri figli e il nostro diritto a tenere costantemente al sicuro i nostri figli?”.
Intanto più di 200.000 persone hanno firmato una petizione per chiedere che venga negato ai padri che hanno commesso violenze di vedere i figli nati dal loro crimine. Woodhouse ha scritto su Twitter: “Grazie mille a tutti per il supporto.” Nella petizione, iniziata lo scorso mercoledì, la donna ribadisce: “Dopo aver ricostruito la mia vita, sono stata costretta a rivivere il trauma lo scorso anno quando i tribunali hanno detto che il mio violentatore Hussain poteva fare visite a mio figlio”. Silvia Di Pasquale.