Alimentazione e bimbi, uno su tre mangia poca verdura e pesce
17 Dicembre 2014 - di Mari
MILANO – Un bambino italiano su tre mangia poco pesce e poche verdure. I dati dell’Osservatorio Nutrikid Nestlé sono impietosi: il 30% dei bambini in Italia non mangia mai pesce o solo occasionalmente, il 12% dei piccoli non mangia mai verdura e solo il 36% da 1 a 6 volte a settimana. Sulle tavole e nei piatti dei più piccoli abbondano, invece, pane, pasta e prodotti da forno.
Il trucco, secondo i ricercatori della Nestlé, sarebbe quello di coinvolgere i figli nella preparazione dei pasti. In questo modo si invogliano i più piccoli a mangiare anche alimenti a cui non sarebbero portati, come l’insalata, per esempio.
“Quando i bambini aiutano i genitori nella preparazione dei pasti mangiano una quantità di verdure maggiore rispetto a quelli che non sono coinvolti nella preparazione del proprio pasto: in particolare il 76% in più di insalata, bruciando il 25% di calorie in più rispetto agli altri”.
Come spiega Giuseppe Fatati, presidente della Fondazione italiana di dietetica e nutrizione clinica (Adi),
“negli ultimi anni si è registrato un calo dei consumi di pesce e verdura in concomitanza con l’aumento di pasta, pane e simili. Nonostante siano ampiamente comprovati e riconosciuti i benefici di questi alimenti non bisogna in alcuni modo forzare i bambini a tavola ma neanche dimenticare che pesce e verdure contengono importanti proteine che specialmente nella crescita dei bambini, sono fondamentali perché rappresentano ‘i mattoni’ utilizzati per costruire i nuovi tessuti. E’ bene, quindi, che i genitori siano consapevoli delle necessità nutrizionali del bambino educando al gusto e alle buone scelte che passano per la manipolazione e la sperimentazione”.