ROMA – L’arrivo della primavera è un trionfo del buonumore e della natura ma per chi soffre di allergia non è tutto… rose e fiori. Starnuti, occhi arrossati e che lacrimano, naso gocciolante, prurito, tosse continua sono solo alcuni dei sintomi che scaturiscono con l’allergia, un fenomeno molto diffuso soprattutto in età pediatrica, se è vero che a soffrirne è ormai il 20% dei bambini.
Riconoscerle non è sempre facile come spiegano i pediatri della Sipps (Società italiana di pediatria preventiva e sociale), perché inizialmente possono essere scambiate per una semplice influenza o un raffreddore e per avere conferma e’ necessario recarsi dal proprio pediatra e successivamente da un allergologo, che effettuerà alcuni test per verificare la sensibilizzazione a sostanze potenzialmente allergeniche, ma prevenirle è in parte possibile.
La Sipps ha elaborato infatti un decalogo rivolto alle future mamme, con semplici misure preventive da seguire fin dai primi giorni della gravidanza e nei primi mesi di vita del neonato.
Smettere di fumare, contenere l’esposizione all’inquinamento ambientale, utilizzare solo se prescritti alcuni farmaci, come antiacidi, paracetamolo o antibiotici ed evitare le situazioni di stress sono solo alcune delle regole di base, alle quali seguono altre come quella di evitare di esporre i neonati al fumo passivo e favorire l’allattamento al seno per almeno sei mesi. Se invece l’allergia del bambino e’ ormai stata diagnosticata- proseguono i pediatri della Sipps- occorre evitare esposizione al fumo di sigaretta, sia attivo che passivo, ridurre le concentrazioni di acari della polvere, ridurre e pulire frequentemente gli arredi che costituiscono un habitat favorevole per l’acaro, come moquette, divani, poltrone e tendaggi pesanti, favorire ventilazione e ricambio dell’aria negli ambienti domestici e ricorrere a materiali speciali per il rivestimento dei cuscini e dei materassi. Per tenere sotto controllo le allergie è possibile ricorrere anche ad aiuti farmacologici di vario tipo, come antistaminici, cortisonici e cromoni, e in molti casi è fondamentale per la prevenzione il cosiddetto “vaccino”, che consiste nella somministrazione dell’allergene responsabile dei disturbi allergici e viene prescritto quasi sempre per via sublinguale, con gocce o spruzzi da mantenere sotto la lingua per alcuni secondi e poi deglutire.
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