Bimbi malati e sport: diabete? Marcia. Autismo? Ippoterapia
23 Settembre 2015 - di Mari
ROMA – Bambini e sport: ecco quali scegliere per chi soffre di malattie cronache. I consigli arrivano dagli esperti della Sip, la Società italiana di pediatria, che hanno studiato tutte le caratteristiche delle attività fisiche che possono essere praticate dai più piccoli.
- DIABETE: in questo caso marcia, ginnastica e nuoto sono da preferire. Per il diabete 1 non ci sono controindicazioni legate a particolari sport,se non quelli estremi. Occorre controllare l’intake calorico, fare movimento anche in estate, bere e integrare i sali minerali.
- ASMA: seguire le propensioni personali, ma evitare discipline sportive che si svolgono in situazioni ambientali sfavorevoli, come ad esempio gli sport nordici, o altre attività che si svolgono in ambienti fortemente inquinati. Importante un riscaldamento lento prima dell’attività fisica, e un lento smorzamento dello sforzo al termine.Preferire la respirazione attraverso il naso.
- AUTISMO: lo sport più consigliato è l’ippoterapia, che permette la stimolazione sul piano fisico, emotivo, sensoriale, affettivo, cognitivo.
- ARTRITE IDIOPATICA GIOVANILE: nuoto e ciclismo sono da privilegiare, da evitare sport da contatto se più a rischio di fratture ossee. Precauzioni: eventuale radiografia della colonna cervicale, protezione della mandibola,protezione degli occhi.
- TUMORI: sono indicate soprattutto la ginnastica a corpo libero e l’atletica, oltre al nuoto. L’attività fisica va svolta dopo aver eseguito un’adeguata valutazione cardiologica e va intrapresa almeno a sei mesi di distanza dalla fine della terapia.
- DISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE/IPERATTIVITA’: meglio privilegiare sport che tengono sempre in movimento come il calcio, ed evitare quelli che prevedono lunga inattività ma anche concentrazione, come il baseball. Una statistica ha concluso che sono le arti marziali ad essere in cima alle preferenze dei bambini ADHD.
- CARDIOPATIE CONGENITE: il programma di attività fisica deve essere specificatamente allestito per ogni bambino. Meglio, quindi, affidarsi al proprio medico.