Freddo in arrivo: decalogo per proteggere i bambini
7 Dicembre 2015 - di Mari
ROMA – Il meteo dice: dopo il ponte dell’Immacolata torna il freddo, quello vero, quello che ormai ci prepara al Natale. Quindi meglio correre ai ripari, soprattutto con i bambini. Ecco allora qualche consiglio su come coprire i più piccoli senza esagerare ma evitando che si ammalino.
Innanzitutto, spiega il pediatra Italo Farnetani all’Adnkronos, attenzione a gola e pelle: sono queste le parti del corpo che più sono esposte al freddo e soggette ai malanni di stagione. Ma ecco il decalogo del dottor Farnetani:
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“Il freddo non fa venire il mal d’orecchie: il dolore arriva dalla gola infiammata. E’ inutile imbacuccare i bimbi con cappelli e paraorecchie sperando di evitare il malanno, inoltre dimenticare di togliere il berretto al chiuso favorisce sudate”.
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Allora via libera alle sciarpe? “Non proprio: piuttosto è meglio insegnare al bambino a respirare con il naso: filtra l’aria e protegge il nostro organismo”.
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Il freddo aggredisce la pelle, specie quella tenera dei bambini. “Per prevenire problemi è utile applicare creme emollienti e idratanti, che andranno utilizzate anche in caso di arrossamenti”.
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I piedi soffrono per l’effetto-sauna: “Si tende a scegliere calzini pensantissimi e scarpe impermeabili o galosce. Così l’umidità fa macerare la pelle. Per evitarlo cambiare sempre le calzine inumidite e, in casa, far camminare il piccolo a piedi nudi o con le calze antiscivolo”.
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A contatto con la pelle del bimbo “sempre indumenti di cotone”, raccomanda il pediatra, nonostante le raccomandazioni della nonna a favore della lana.
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Sì allo sport, “anche alla piscina. La vita sedentaria è dannosa fin da piccoli, e poi hanno inventato il phon. Basta asciugarsi bene all’uscita dalla vasca o dalla palestra”.
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Non rimandare passeggiate e uscite al parco: al chiuso circolano gli agenti infettanti, che ‘viaggiano’ ad altezza naso e bocca. “Stare fuori riduce i pericoli”, assicura Farnetani.
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In casa arieggiare i locali tenendo aperte le finestre almeno per 45 minuti al giorno.
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No all’aria secca, che toglie il respiro. Umidificare gli ambienti chiusi e riscaldati “mettendo asciugamani umidi sul calorifero, o utilizzando gli umidificatori”.
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E i neonati? “Dai 3 kg di peso possono, anzi debbono, uscire anche loro tutti i giorni, ma solo nelle ore più calde”.