Il tuo bambino non dorme bene? Forse avete sottovalutato questi dettagli importanti
17 Gennaio 2022 - di Redazione
Cala la sera, scegli il migliore tra i pigiami per bambini che hai nell’armadio, e, dopo averlo addormentato, adagi il tuo bimbo nella culla. Lo guardi dormire, esci silenziosamente dalla stanza… ed ecco che comincia a piangere! Se tuo figlio non dorme bene, forse hai sempre sottovalutato questi importantissimi dettagli!
Un sonno difficile
Il temperamento di un bambino, la sua condizione psicofisica, la temperatura della stanza… tanti sono i fattori in grado di condizionare il sonno dei più piccoli.
Quando il problema è persistente e il piccolo appare insofferente o nervoso al momento della nanna, occorre individuare la fonte del disagio e risolvere il problema.
Prestando attenzione agli aspetti che stiamo per descrivere, potrai tornare a preoccuparti solamente di scegliere i più bei pigiami per bambini!
Fattori fisiologici
Fonte dell’insonnia infantile potrebbero essere alcuni fattori fisiologici.
Naso chiuso
Sebbene non vi sia rischio di soffocamento, il naso chiuso potrebbe essere fonte di grande disagio per i più piccoli, impedendo loro di respirare adeguatamente: i bambini, infatti, imparano solo intorno all’età di un anno a respirare con la bocca e a soffiare il nasino in autonomia.
Per tutelare il loro sonno, è essenziale prevenire il naso chiuso: ottimi, a questo scopo, saranno i lavaggi nasali con soluzione isotonica salina.
Alterazione del ciclo sonno-veglia
Errore comune dei neo-genitori è far dormire sempre al buio il proprio bimbo.
Durante la notte, il corpo produce la melatonina, una sostanza che regola il ritmo sonno-veglia: l’orologio biologico registra il giorno come momento per essere attivi e la notte come momento da dedicare al sonno.
Se i bambini dormono sempre al buio, la produzione di melatonina potrebbe essere alterata, aumentando il rischio di insonnia.
Fame
La causa dell’insonnia dei bambini è spesso la fame.
Il pediatra, allertato dall’insofferenza del piccolo, potrebbe riscontrare un’insufficienza del latte materno o un suo ridotto apporto nutrizionale (nonostante l’abbondanza): in questi casi sarà necessario integrare l’alimentazione del bambino con del latte artificiale.
Crescendo, la fame potrebbe essere dovuta al fatto che il bambino, non gradendo le prime pappe, non mangia a sufficienza; in altri casi, la più rapida velocità di crescita potrebbe rendere necessario un maggior apporto calorico.
In tutte queste situazioni, la persona cui rivolgersi sarà il pediatra.
Dentizione
Anche la dentizione potrebbe ostacolare il sonno: oltre al dolore fisico, infatti, il bambino dovrà fare i conti con una sensazione di estraneità con questi “pezzetti duri” che sente nella sua bocca.
Fattori psicologici
Oltre ai fattori fisiologici, non possono essere trascurati quelli psicologici.
Maturazione
Intorno al secondo anno di età, il sonno può essere disturbato da stati d’ansia, da cui derivano incubi e paure: per quanto spiacevoli, anch’essi sono parte del processo di maturazione mentale e dello sviluppo dell’immaginazione del bambino.
È all’età di circa tre anni che i piccoli cominciano a chiamare i genitori dopo essere stati messi a letto, avvolti da profumati pigiami per bambini, o ad esprimere la paura del buio. Anche questa è una fase normale nello sviluppo infantile, che potrebbe essere legata alla consapevolezza della progressiva autonomia dai genitori: oltre all’inizio della scuola materna, e quindi alla presenza di altre figure adulte di riferimento, anche l’addormentamento può rappresentare un momento di distacco dai genitori.
Il sonno dei bambini, dunque, potrebbe essere disturbato dai cambiamenti legati al normale processo di crescita: sarà compito dei genitori aiutarli a superare questi momenti, stabilendo limiti e assicurando una certa regolarità del sonno, per favorire l’acquisizione della capacità di autoregolazione.
Noia e voglia di coccole
Noia e voglia di coccole sono altri due importanti ostacoli al sonno dei bambini, dietro al quale si nascondono spesso cattive abitudini o vizi: stabilire delle regole chiare potrà favorire l’acquisizione di abitudini sane.
Un sonno migliore per il tuo bambino (e per te!)
Per migliorare il sonno del tuo bambino (e quindi anche il tuo!), può essere utile fare molta attività fisica e aumentare l’esposizione alla luce del sole durante il giorno, oltre a stabilire una routine regolare per la giornata.
Un importante accorgimento è evitare la luce blu e gli schermi almeno 2 ore prima della nanna. In questa fase precedente all’addormentamento, inoltre, coccolare il proprio bimbo è sicuramente una buona abitudine.
Per assicurare la qualità del sonno, sarà necessario controllare che la temperatura non sia né troppo calda né troppo fredda. Se il bambino li gradisce, infine, rumori bianchi e rosa potrebbero essere validi alleati.